Rassegna di recensioni di Rughe di Paco Roca pubblicato in Italia da Tunué.
Susanna Raule:
"Ha vinto il Gran Guinigi, e non per caso. Paco Roca, autore "cult" spagnolo, ha pensato bene di fare la cosa più anticommerciale in assoluto: parlare di vecchi. E non vecchietti arzilli e felici, di vecchi con l'Alzheimer." Continua nel blog di Susanna Raule
David Frati:
"Il dramma di un uomo che vede la sua memoria sfuggirgli dalle mani e la ricchezza emozionale di un gruppo di anziani ospiti di una casa di riposo sono i temi al centro di Rughe, splendida graphic novel dello spagnolo Paco Roca, pubblicata da Tunuè in occasione della Giornata Mondiale Alzheimer." Tutto l'articolo su Mangialibri
Fino a domenica (scusate per la segnalazione in ritardo) le tavole di Paco Roca sono in mostra a Latina. Per saperne di più:
Mostra di Rughe, il fumetto di Paco Roca.
Sotto: recensione di Stefano Gorla da Famiglia Cristiana (clic sull'immagine per ingrandirla).
venerdì 14 novembre 2008
Rughe di Paco Roca: trailer, mostra e rassegna di recensioni
Carl Barks: La Grande Dinastia dei Paperi chiude e arriva un saggio
Se anche voi siete lettori della collana La Grande Dinastia dei Paperi allegata al Corriere della Sera vi sarete accorti che ormai è agli sgoccioli e sta per concludersi. Fino a quale volume arriverà la ristampa cronologica dei fumetti disneyani realizzati da Carl Barks? Qual è il sommario degli ultimi numeri?
Prelevo le risposte dal blog di Luca Boschi che cura la collana assieme a Lidia Cannatella.
QUARANTATREESIMO - 1949 – II
Paperino e la scavatrice
Questo volume chiude il ciclo “classico” delle storie barksiane e precede in linea cronologica il primo de LGDDP (che inizia con le prime storie pubblicate nell'anno 1950).
QUARANTAQUATTRESIMO - 1969/1971
Paperino agente per un giorno
Esaurite le storie che sono state pubblicate fino al 1949 (ripeto ancora una volta che il primo volume de LGDDP iniziava dalle prime storie del 1950), passiamo a quelle realizzate da Barks negli anni del pensionamento con disegni di altri autori (quelle di Daan Jippes, che sono la stragrande maggioranza, hanno una linea grafica e qualitativo paragonabile a quella di Barks, svariate sono pubblicate in questa sede per la prima volta in Italia).
Con queste storie proseguiamo sino all'ultimo volume, che precede la "Cronologia completa-Guida alla consultazione dell'opera".
QUARANTACINQUESIMO - 1972/1973
Le Giovani Marmotte - Il mastino delle colline mugolanti
Questo e il volume seguente comprendono storie della coppia Carl Barks - Daan Jippes.
QUARANTASEIESIMO - 1973/2006
Qui, Quo, Qua e la tana del dragone ruggente
Oltre a storie scritte e schizzate da Barks, e disegnate da Daan Jippes, il volume comprende anche alcune fra le ultime storie ideate, sceneggiate o coadiuvate con schizzi a matita di Barks, ma disegnate da altri colleghi, americani o europei (Victor Arriagada Rios detto Vicar, William Van Horn, Pat Block).
QUARANTASETTESIMO - 1973/2008
Zio Paperone e il riscatto del roditore
Oltre a storie con le caratteristiche citate nel volume precedente, è inclusa anche una storia in testo dei Paperi, illustrata da Barks ad acquerello, realizzata quando l'autore aveva circa 80 anni.
QUARANTOTTESIMO - Cronologia
Questo volume atipico comprende l’ampia cronologia-Guida all’opera generale di Carl Barks. Ogni storia avrà l'indicazione della sua prima pubblicazione in USA e in Italia, l'indicazione del volume della "Grande Dinastia dei Paperi" in cui è contenuta, una breve sinossi del contenuto, dettagli importanti da evidenziare. Questo volume sarà molto illustrato con vignette, schizzi a matita, foto e copertine anche inedite (non ripetizione di quante sono già state pubblicate nel corso dell'opera); comprenderà in ordine cronologico (con tanto di immagini documentative) anche le indicazioni sulle storie non Disney di Barks, che per valutazioni di varia natura, alla fine non sono state incluse nella collana.
In febbraio la casa editrice ProGlo pubblicherà il saggio Carl Barks il signore di Paperopoli di Thomas Andrae. Sopra c'è la copertina di Corrado Mastantuono mentre di seguito trovate il comunicato stampa con la descrizione del libro.
Carl Barks il signore di Paperopoli
Zio Paperone e la crisi della modernità
di Thomas Andrae
Il più grande narratore del XX secolo. Così è stato definito Carl Barks, l’uomo dei Paperi, il creatore di Paperon De’ Paperoni, non a caso nato nel 1901 e morto nel 2000.
Il libro di Thomas Andrae è la più importante biografia critica dell’autore e della sua opera, per la prima volta pubblicata in italiano.
Per Andrae l’opera di Barks riflette l’epoca in cui è nata, con la crisi del maschio e l’avvento del femminismo (Paperino tiranneggiato da Paperina), la fine del self-made man (di cui Paperone è l’ultimo esponente), il contrasto netto fra la cultura occidentale e le altre (in un misto di esotismo, rimpianto per i tempi andati, e disincanto). In un periodo di grandi sconvolgimenti per il mondo a partire dalla Seconda Guerra mondiale, passando per l’Era Atomica e la Guerra Fredda, Barks ironizza sul mondo che cambia, mettendo in scena le sue storie di paperi.
Un saggio profondo e al tempo stesso scorrevole, l’ideale compendio per La Grande Dinastia dei Paperi, la ristampa cronologica di tutte le storie di Barks pubblicata in allegato al Corriere della Sera. Imperdibile per tutti gli appassionati di grande fumetto, disneyano e non.
Questa edizione, con una introduzione di Andrae appositamente scritta per il pubblico italiano, presenta anche una ricca galleria di omaggi all’Uomo dei Paperi realizzati da grandi autori, italiani e stranieri, disneyani e non, come Corrado Mastantuono, Silvia Ziche, Giuseppe Camuncoli, Donald Soffritti, Rick Veitch, Mark Crilley, Giorgio Cavazzano e tanti altri.
L’autore
Thomas Andrae è professore al dipartimento di cinema della San Francisco State University. Da sempre studioso di pop culture in generale e di fumetti in particolare, è stato uno dei collaboratori della Carl Barks Library, l'edizione definitiva di tutta l'opera
disneyana delll'Old Duck Man.
Carl Barks il signore di Paperopoli di Thomas Andrae
Brossurato, 17x24, 300 pagine circa (b/n e colori), 25 euro
giovedì 13 novembre 2008
Tutta colpa di un gatto con la zampa bianca
Il dodicesimo numero della rivista antologica Mome edita da Fantagraphics ospita tra le altre cose un fumetto realizzato da Al Columbia, il disegnatore che circa venti anni fa doveva sostituire Bill Sinkiewicz su Big Numbers, e colorata da Joe Adams.
Nella prima tavola del fumetto compare un gatto che dovrebbe essere interamente azzurro ma è stato colorato male e si ritrova con una zampa bianca (clic qua per vedere la vignetta incriminata).
Adams ha pubblicato nel suo sito uno scambio di e-mail con Columbia in cui si scopre che l'errore di colorazione è da attribuire al secondo che ha ritoccato i colori senza dire niente a Adams. Il colorista ha chiesto a Columbia di scusarsi pubblicamente e dichiarare che l'errore è suo e non di Adams.
Da qui in poi le mail scritte dai due diventano sempre più surreali. Columbia fa orecchie da mercante prendendo tempo con la scusa di una gita alle Hawaii e poi affida la patata bollente al suo assistente.
Dal canto suo Adams si augura che Fantagraphics mandi al macero il volume e termina il resoconto della disavventura chiedendo ai lettori di distruggere il libro. "Speriamo che questa situazione sfortunata si risolva subito. Nel frattempo chiediamo cortesemente a chiunque possieda il numero di Mome di distruggerlo. Bruciatelo, sparategli, mangiatelo. Ovviamente ci saranno collezionisti che lo considerano di valore, come il francobollo con l'aereoplano sottosopra o un gatto con due teste. Ma per favore ascoltate la voce della vostra coscienza e distruggete il libro."
Credo (anzi, spero) che tutta la faccenda sia solo un grande scherzo, magari nato prendendo spunto da quello che ha combinato di recente DC Comics (sono andati al macero All Star Batman & Robin 9 per turpiloquio e Action Comics 869 per problemi alcolici).
Clic qua per sfogliare Mome 12
Il Museo del fumetto di Lucca si amplia
"Il Museo del fumetto di Lucca compie qualche passo in avanti. Presenta infatti una nuova mostra e, in attesa dell'ufficializzazione del nuovo calendario espositivo, scopre alcune carte sul proprio futuro. Nei prossimi mesi, infatti, l'ex caserma di piazza San Romano aprirà nuovi spazi destinati all'organizzazione di eventi, mostre e iniziative "illustri". A partire da quella con la Disney Italia, già attiva al Muf con i laboratori creativi destinati ai bambini." Continua su Lo Schermo
Galleria fotografica dell'area in fase di ristrutturazione.
Il fumetto e la Morte. L’ultimo tabù dell’immaginario pop
Comunicato stampa
Il tratto della Morte
Profili del macabro nella storia del fumetto
Bergamo – Museo Adriano Bernareggi (via Pignolo 76)
7 novembre – 7 dicembre 2008
Inaugurazione: 7 novembre 2008, ore 18
Orari: martedì – domenica 9.30 - 12.30 e 15.30 – 18.30
Info: tel. 035.243539 – www.museobernareggi.it – www.fondazioneravasio.it
Incontro nell’ambito della mostra:
Venerdì 14 novembre, ore 18.00 - Museo Adriano Bernareggi
Il fumetto e la Morte. L’ultimo tabù dell’immaginario pop
Interverranno: Pier Giorgio Nosari
Roberto Recchioni
Mario Taccolini
Un viaggio nella storia del fumetto, alla ricerca degli archetipi e degli stereotipi della e sulla morte nell’immaginario pop: dal 7 novembre al 7 dicembre 2008, il Museo Adriano Bernareggi di Bergamo presenta la mostra “ Il tratto della Morte. Profili del macabro nella storia del fumetto”, curata da Pier Giorgio Nosari e Mario Taccolini nell’ambito della rassegna Danze macabre 2008, promossa da Fondazione Adriano Bernareggi e Fondazione Benedetto Ravasio.
Il percorso espositivo include più di 80 riproduzioni di tavole, strisce e vignette, tratte da fumetti “storici” e contemporanei, seriali e d’autore, italiani e stranieri. Ad essi si aggiungono 8 omaggi a grandi personaggi dell’arte sequenziale, da parte di 7 affermati autori italiani under 40: perché il fumetto ha cambiato e plasmato la cultura popolare del ‘900; perché il fumetto è una buona antenna degli umori, dei gusti e della ansie del nostro tempo; perché certi personaggi hanno rappresentato il nostro modo di guardare la vita. Fino al suo limite.
Ecco allora il fumetto regalarci i frammenti di un’ideale “enciclopedia” sul vissuto e il rimosso relativo alla morte, sul nostro modo di pensarla, vederla, affrontarla, esorcizzarla, prepararla, augurarla, procurarla, rappresentarla.
Così - in uno stimolante confronto con gli “ex voto” e i “macabri” custoditi al Museo Bernareggi, due diverse forme di pittura popolare sul tema della morte - la mostra intreccia due percorsi principali.
Il primo propone un’ampia selezione di immagini tratte da fumetti famosi di tutto il mondo, dalle origini ai giorni nostri, spaziando da un precursore come Max e Moritz ai postmoderni Dylan Dog e Sin City, passando per fumetti dei primordi come Krazy Kat, classici come Flash Gordon, Tarzan e Dick Tracy, supereroi dell'età aurea come Superman e Batman, supereroi con superproblemi come Uomo ragno, eroi tutti di un pezzo come Tex Willer, antieroi alla Diabolik, romantici alla Corto Maltese, cult come Vampirella. Ampio risalto è dato ai fumetti contemporanei, dagli anni '90 ai giorni nostri, contraddistinti dal moltiplicarsi di opere e tendenze, da superantieroi come Spawn a tenebrosi come John Doe, passando per romanzi grafici come Fuochi. E con autori come Alex Raymond, Hergé, Gianluigi Bonelli e Aurelio Galleppini, Stan Lee, Hector Oesterheld, Hugo Pratt, Bruno Bozzetto, Quino, Alan Moore, Frank Miller, Tiziano Sclavi, Lorenzo Mattotti, Garth Ennis e tanti altri ancora.
Il secondo percorso propone una ricognizione dei migliori talenti del fumetto italiano attuale, e si declina nella scelta di sette autori italiani di fumetti, tutti under 40 e già affermati, cui è stato commissionato un “omaggio” e una reinterpretazione di altrettanti personaggi della storia del fumetto, che hanno segnato una pietra miliare tanto per lo sviluppo di quest’arte quanto per il modo in cui quest’arte ha affrontato il tema della morte: Maurizio Rosenzweig con Zio Tibia, Walter Venturi con Kriminal, Stefano Caselli con Morte di Gwen Stacy, UR, Vanna Vinci con Maus, Davide Toffolo con The Spirit, Giancarlo Olivares con Devil / Elektra e Lola Airaghi con Death
Accompagna la mostra la proiezione di una selezione di cartoni animati legati ai temi della mostra, da Gundam ad Atlas Ufo Robot, da Akira a Biancaneve, dal Re Leone a Lady Oscar.
Il tratto della morte si rivolge non solo al pubblico dei fumetti (l’Italia è il terzo mercato al mondo), ai quali propone un punto di vista inusuale, ma soprattuto al pubblico non specializzato, al quale intende mostrare quanto sia ricco e sfaccettato il mondo delle nuvole parlanti.
Il fumetto è stata un’arte d’evasione, ma mai completamente. E – a dispetto di tutte le censure più o meno preventive – non ha mai avuto paura ad affrontare anche i temi più impegnativi. Con l’onestà di un’arte che dialoga con il suo pubblico senza mediazioni.
Quindi, il fumetto resta un ottimo punto d’osservazione per chi intende interrogare la cultura popolare in cui viviamo immersi e ci consente di verificare la diffusa convinzione circa la rimozione che la nostra società opera rispetto all’idea stessa della morte.
La mostra si propone così di dimostrare che ogni “rimosso” riaffiora sotto altra veste, più o meno mascherato e cammuffato, sotto forma di sogni, immagini e storie. Ebbene, da qualche anno dalle pagine dei fumetti ci vengono incontro immagini più esplicite, declinazioni narrative o stilistiche più forti, rappresentazioni più dirette della morte. È il segno che qualcosa sta cambiando, rispetto agli anni in cui nei fumetti, anche nei più crudi o realistici, morivano solo i “cattivi” e il sangue non veniva neppure disegnato. Forse sta cambiando il modo di rapportarsi alla vita, e dunque al suo limite.
Accompagna la mostra un catalogo, a cura delle Edizioni Arcadia, che contiene, oltre alle immagini riprodotte in mostra e ai saggi dei curatori, anche una breve storia a fumetti inedita di Maurizio Rosenzweig.
Savage Dragon incontra Barack Obama
Durante la campagna elettorale americana Erik Larsen e il suo Savage Dragon si erano schierati apertamente con Barack Obama. L'autore statunitense aveva disegnato una copertina speciale in cui il dragone verde dichiarava di appoggiare il candidato dei democratici (clic qua per guardarla), quindi non bisogna stupirsi se all'indomani della vittoria Savage Dragon ha incontrato Obama e si è complimentato con lui.
L'incontro fra Savage Dragon e Barack Obama è avvenuto in un fumetto di una tavola realizzato da Erik Larsen per il blog Geek to me del quotidiano Chicago Tribune.
Qua trovate la tavola:
http://weblogs.redeyechicago.com/
Inoltre:
Captain Obama;
L'elezione di Obama in vignette;
Chi è il Presidente degli Stati Uniti nei fumetti Marvel?
Batobama e Robiden, il dinamico e democratico duo;
Homer Simpson vota Barack Obama;
John McCain recita Il ritorno del Cavaliere Oscuro;
Incontro con Leo Ortolani a La Spezia
COMUNICATO STAMPA
Arriva Rat Man in città: venerdì 14 novembre (ore 18) incontro con Leo Ortolani
alla Fumetteria “Eroi di Carta”
C'è grande attesa in città per il terzo appuntamento con la rassegna di incontri “Tra letteratura e fumetto”, organizzata dall'associazione B52 e da Cut Up Edizioni, due realtà di punta nello scenario culturale cittadino. Venerdì 14 novembre (ore 18), presso la fumetteria “Eroi di Carta” in via Manzoni 39, sarà presente Leo Ortolani, il creatore del mitico Rat Man (Panini Comics), fumetto d'autore campione di vendite sul mercato italiano ma che gode anche di un largo seguito tra i giovani. Ortolani (1967) è l'autore italiano più conosciuto, apprezzato e popolare nel nostro paese, oltre ad essere un profondo conoscitore ed amante del genere Supereroi (vedi le parodie dei “Fantastici Quattro”) nonché degno erede del grande Jack "The King" Kirby. Il suo stile umoristico mescola slapstick, grottesco e parodia in una miscela davvero esplosiva.
La sua creatura più popolare è Ratman: il personaggio appare per la prima volta su Spot n. 2 (supplemento a “L'Eternauta” n. 86) nel giugno del 1990, dopo la vittoria di Ortolani in un concorso per giovani autori. Dal 1990 al 1995 Rat-Man viene pubblicato sulla fanzine “Made in Usa”, per poi passare ad una pubblicazione autoprodotta che l'autore finanzia tramite il suo lavoro di geologo Nel 1997 Leo Ortolani comincia la collaborazione con Marvel Italia, una divisione editoriale di Panini Comics. Rat-Man ha fatto parte della collana “I classici del fumetto” edita nel 2003 dal quotidiano “La Repubblica”. Questo inserimento tra i classici ha ispirato all'autore una tetralogia dedicata al meta-fumetto molto particolare, famosa ora come "Quadrilogia di Dio".
Rat-Man ha ottenuto ottimi successi, oltreché in Italia, anche all'estero: fra il 2001 e il 2005 sono stati pubblicati 5 numeri in Spagna, e nel 2007 la Gioventù Esperantista Italiana ed Espéranto-Jeunes hanno curato l'edizione di un numero in lingua esperanto. Leo Ortolani ha più volte affermato che la serie di Rat-Man finirà con il numero 100 della Rat-Man Collection nel gennaio 2014 , anno per cui presume di aver spremuto dal personaggio tutto il divertimento possibile.
Info: fumetteria “Eroi di Carta” (tel. 0187 751253)
Filippo Conte – Associazione B52
Vedi anche:
mercoledì 12 novembre 2008
X-Men/Spider-Man, copertina e tavole di Mario Alberti
Negli Stati Uniti la Marvel ha pubblicato da pochi giorni il primo numero della miniserie X-Men/Spider-Man scritta da Christos Gage e disegnata da Mario Alberti.
"Se nel numero 1, ad esempio, Alberti si troverà ad illustrare gli eroi durante i loro esordi e con i loro costumi originali, nel secondo verrà subito proiettato alle atmosfere dark del primo costume nero del Ragno e del "Massacro mutante" per gli Uomini-X, per proseguire con Ben "Il clone" Really e Wolverine "modello senza adamantio" sino ad arrivare ai (nuovi) giorni nostri." Da Marvel Made in Italy
Il sito di Mario Alberti
Morozzi e Petrucci presentano Factory
Presentazione del libro di Gianluca Morozzi e Michele Petrucci,
Edizioni Fernandel
Saranno presenti gli autori
Sabato 15 novembre 2008 ore 18
Galleria Mirada – Libreria Interno 4
Via Mazzini 83 Ravenna
Cinque persone si risvegliano all’interno di una fabbrica abbandonata e cadente. Non si sono mai visti. Non sanno chi li abbia rinchiusi lì dentro né perché, e non hanno alcun ricordo di come ci sono finiti. La fabbrica è un labirinto senza via d’uscita, e dai suoi tetri corridoi arrivano suoni e voci di altri esseri umani…
Questa è la situazione di partenza del racconto a fumetti FactorY, creato da Gianluca Morozzi (testi) e da Michele Petrucci (disegni). Il primo di tre volumi che usciranno a cadenza quadrimestrale e che comporranno la prima stagione di questa maxiserie, sulla falsariga dei serial televisivi.
Nota biografica
Gianluca Morozzi è nato nel 1971 a Bologna, dove vive. Per Fernandel ha pubblicato il romanzo d’esordio Despero (2001), le raccolte Luglio, agosto, settembre nero (2002), Dieci cose che ho fatto ma che non posso credere di aver fatto, però le ho fatte (2003) e Accecati dalla luce (2004). Nel 2006 insieme a Paolo Alberti ha scritto Le avventure di zio Savoldi, e in collaborazione con il disegnatore Squaz il suo primo fumetto, Pandemonio. Nel 2007 ha
pubblicato il romanzo L’abisso. Per Guanda ha pubblicato Blackout (2004), L’era del porco (2005), L’Emilia o la dura legge della musica (2006) e il fumetto Il vangelo del coyote (2007, in coppia con Michele Petrucci).
Michele Petrucci è nato nel 1973 nelle Marche, dove vive. Ha pubblicato Keires (Innocent Victim, 1999), Sali d’argento (Innocent Victim, 2000) e Numeri (Magic Press, 2003). Ha illustrato i testi del poeta Mario Corticelli (I giochi della morte, Saldapress, 2001) e Il vangelo del coyote (Guanda, 2007) su testi di Gianluca Morozzi.
I suoi libri a fumetti sono tradotti in Francia e negli Stati Uniti. Di prossima pubblicazione per i tipi di Tunué la graphic novel Metauro.
Cogliamo l’occasione per ricordare i prossimi appuntamenti in Libreria:
Sabato 22 novembre Massimo Vasini "Lontano dall'Estate", Giraldi Editore.
Sabato 29 novembre Renato Curcio "I dannati del lavoro", Edizioni Sensibili alle foglie.
Sabato 13 dicembre Michele Marziani "Lungo il Po. Viaggio controcorrente alla scoperta di sapori, genti e leggende del Grande Fiume", Edizioni Guido Tommasi.
Sabato 20 dicembre Giovanna Sarti "Blattspezial" da Berlino.
Per info:
Galleria MIRADA – Libreria Interno 4
Via Mazzini 83 Ravenna
Tel +39 0544 217359
info@mirada.it
Orari di apertura Galleria Mirada:
dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20 chiuso il giovedì pomeriggio e la domenica.
300 omini di Lego
La versione Lego di una celebre sequenza di 300 di Frank Miller (e Zack Snyder).
Foto da Klocki
Inoltre:
Watchmen in versione Simpson;
Sin City in versione disneyana;
Lego Batman The Videogame;
All Star Batman & Robin, le copertine di Frank Miller.
martedì 11 novembre 2008
Crippa e Buscaglia parlano di Jonah Martini
Il sito Lo Spazio Bianco ha fatto qualche domanda allo scrittore Alex Crippa e al disegnatore Alfio Buscaglia a proposito di Jonah Martini - Indagatore di miracoli, pubblicato di recente da ReNoir.
LO SPAZIO BIANCO: (...) non si può non parlare del periodo storico in cui la vicenda è incentrata. Perché avete scelto proprio il “ventennio”?
ALEX: Perché tratto una delle crisi più ancestrali dell’uomo, quella di Fede, e mi serviva un contesto storico netto e squadrato come pochi per farlo esplodere. Jonah infatti è un prete che ha perso fiducia in Dio e nelle Istituzioni… ed è costretto a indagare per conto del Vaticano e sotto il Regime! Quello che cerca nel suo lavoro è ciò che in realtà cerca per sé: un vero miracolo che lo aiuti a tornare a credere. Trattando poi il Cristianesimo in senso stretto, e non rivisitato alla Codice da Vinci, l’Italia era il posto più azzeccato, quasi d’obbligo. Aggiungi che la crisi di Jonah è nata quando faceva il missionario in una colonia fascista, l’Etiopia, e ha visto da vicino gli orrori della colonizzazione del Duce, e il gioco è fatto.
Tutta l'intervista e un po' di immagini da scaricare su Lo Spazio Bianco
Il blog di Alessandro Crippa: alexcrip.blogspot.com
Il sito di Alfio Buscaglia: www.alfiobuscaglia.com
Edizioni ReNoir: www.renoircomics.it
Galleria Miomao alla Fiera dell'Arte Accessibile di Milano
Ricevo da Cristina Maiocchi.
Jonathan Steele chiude per la seconda volta
Nel forum dedicato a Jonathan Steele lo scrittore Federico Memola ha annunciato che il mensile pubblicato da Star Comics chiuderà con il numero 53. Si tratta della seconda chiusura per Jonathan Steele che, prima di passare alla casa editrice di Perugia, era stato pubblicato da Sergio Bonelli Editore in una serie durata 64 numeri.
"Il n. 53, in edicola a Marzo 2009 e disegnato dall'ottimo Massimo Dall'Oglio, chiuderà infatti la seconda serie di Jonathan Steele, esattamente dieci anni (e 118 albi, ai quali vanno aggiunti Extra, Agenzia Incantesimi, etc.) dopo quel Marzo 1999 in cui uscì "L'isola misteriosa" per la Bonelli. Il che non significa che dovrete smettere di leggere le avventure di Jonathan, Myriam e Jasmine, perché gli Extra proseguiranno invece le pubblicazioni, al ritmo di due (o addirittura tre) all'anno, più il consueto appuntamento con Agenzia Incantesimi." Continua nel forum di Jonathan Steele
lunedì 10 novembre 2008
ProGlo, ritratti di giovani fumettisti con i loro libri
A Lucca 2008 la casa editrice ProGlo ha presentato tre nuovi fumetti, "A" come ignoranza vol. 2 di Daw, Milk and Mint di Giulia Sagramola e Fennec di Lewis Throndheim e Yoann. In fiera erano presenti Daw e Giulia Sagramola che hanno posato con i loro volumi.
Nel blog di ProGlo c'è un'ampia galleria fotografica.
Ne approfitto per farvi sapere che fino al 7 dicembre le librerie Interno 4 vendono i fumetti di ProGlo col 15% di sconto (non so se la promozione vale anche per le vendite in rete).
Il blog di Daw
Il sito di Giulia Sagramola
Alessandro Bragalini su Zuda Comics
Zuda Comics è un portale della DC Comics che ogni mese propone dieci nuovi fumetti realizzati spesso da autori che hanno già delle pubblicazioni alle spalle. E' il caso del disegnatore Alessandro Bragalini, autore di Croce e Killer Elite in Italia e di Tales of Starlight Drive-In (Image) e Fear Agent (Dark Horse) in USA, che questo mese ha pubblicato su Zuda il fumetto Screaming Eagles su testi di Mike San Giacomo.
Lo trovate qua:
http://www.zudacomics.com/node/811
Mentre per leggere gli altri nove fumetti di novembre basta saltare nella home page.
I lettori hanno la possibilità di votare i dieci fumetti. Alla fine del mese il fumetto che riceverà più voti diventerà una serie regolare pubblicata su Zuda.
I video di Monicelli, Bozzetto, Gipi e Milazzo a Lucca 2008
Gianluca Testa ha messo nel suo blog quattro video girati a Lucca 2008. I protagonisti dei filmati sono Mario Monicelli, Bruno Bozzetto, Ivo Milazzo e Gipi (che legge La mia vita disegnata male).
E' una Lucca piovosa... Bene...
A Lucca ho preso Ford Ravenstock - L'allegria dei naufragi di Susanna Raule e Armando Rossi, secondo volumetto dedicato allo Sherlock Holmes con la fissa per i suicidi (il primo, edito da Panini, ha vinto il Lucca Project Contest; il secondo è pubblicato da Arcadia).
Casualmente allo stand delle Edizioni Arcadia c'era Rossi che ha disegnato la dedica che vedete in alto.
Mentre aspetto il disegno passa di là una velocissima, sgusciante e platinata Susanna Raule che si ferma per cinque secondi, sufficienti per farmi fare la figura della sogliola. Mi ha lasciato di sasso perché era in cerca di cartine; nella mia ingenuità pensavo che si stesse rollando una canna (lì in mezzo alla folla!) e invece era solo Drum.
Il blog di Armando Rossi
Il blog di Susanna Raule
domenica 9 novembre 2008
Chi è il Presidente degli Stati Uniti nei fumetti Marvel?
Stephen Colbert è il conduttore della trasmissione satirica The Colbert Report in onda negli Stati Uniti da quattro anni. Dopo la morte di Capitan America, il capo della Marvel Joe Quesada aveva partecipato a una puntata dello show regalando a Colbert un vero scudo del supereroe. Qualche mese dopo Quesada era ritornato in televisione per dire al conduttore che, nonostante avesse ricevuto lo scudo, non era lui il nuovo Capitan America che avrebbe sostituito il defunto Steve Rogers (qua c'è il video; si parla dell'episodio pubblicato in Italia pochi giorni fa su Thor e i Nuovi Vendicatori).
In quell'occasione Quesada gli aveva anche fatto una sorpresa: nell'Universo Marvel stava per fare il suo ingresso un personaggio di nome... Stephen Colbert! Il suo ruolo? Candidato alla presidenza degli Stati Uniti contro Barack Obama e John McCain.
In un certo senso l'idea era partita dallo stesso Colbert che in una puntata del suo show andata in onda nel 2007 aveva dichiarato di candidarsi alle presidenziali. Si trattava di una vera candidatura. Dopo avere rinunciato a correre con i repubblicani perché bisognava versare al partito una tassa di 35.000 dollari, Colbert aveva ripiegato sui democratici. Il 28 ottobre 2007 aveva partecipato al ballottaggio in South Carolina ma pochi giorni dopo il consiglio direttivo del partito aveva deciso escluderlo perché non lo riteneva un candidato serio.
La Marvel ha preso spunto dai fatti reali dando vita nei fumetti a una corsa alla Casa Bianca che nel "mondo di carne e ossa" era morta sul nascere.
A questo punto vi starete chiedendo chi è il Presidente degli Stati Uniti nell'Universo Marvel... Colbert è riuscito nella sua impresa?
In un primo momento la casa editrice aveva diffuso un tipico comunicato stampa post-voto/pre-spoglio delle schede: "Mentre molti Stati non hanno ancora diffuso i risultati, Colbert sta già dichiarando di avere vinto".
Come spesso succede in questi casi il presunto vincitore ha cantato vittoria troppo presto. Al termine dello spoglio delle schede è stata pubblicata in rete una prima pagina del Daily Bugle in cui si scopre che anche nell'Universo fittizio dei fumetti Marvel le elezioni sono state vinte da Barack Obama.
Da Newsarama e Wikipedia
Favorevoli e contrari a David Murphy 911
Linco un po' di recensioni di David Murphy 911, nuova miniserie di quattro numeri scritta da Roberto Recchioni, disegnata da Matteo Cremona e pubblicata da Panini.
Diego Cajelli:
"Non l’ho preso a Lucca. Non solo, i miei amichetti non me lo hanno nemmeno regalato. Offesissimo l’ho comprato ieri in edicola.
Allora, per ripicca, faccio una rece tecnica e non sentimentale. In tre righe!
AHAHAHAHA!
E’ il prologo che mette le fondamenta.
E’ il montaggio che tira su la casa.
E’ il disegno che quella casa te la fa notare."
Da Diegozilla
"David Murphy è il miglior personaggio a fumetti nato in Italia negli ultimi anni. Non la miglior serie o il miglior fumetto in senso lato ma, ripeto, il miglior personaggio. Nato da una tanto geniale quanto elegante riflessione meta narrativa (che per una volta non fa rima con Tarantino, anzi…) di Recchioni e Cremona, la nuova creatura dei Nostri riesce a dare una profondità concettuale inedita a un filone bistratto come l’action puro."
Continua su Evil Monkey says...
Antonio Solinas:
"Ci sono varie cose da dire su David Murphy 911. Iniziamo da quello che non funziona oggettivamente. I terroristi (finto)mediorientali da film scadente (intollerabili). Lo spelling inglese, che in un paio di occasioni fa cilecca. Il baffo da pedofilo (che non è tollerabile nemmeno per la white trash texana)."
Continua su de:code
Massimo Perissinotto:
"David Murphy 911, non è un bel fumetto, anzi non sono neanche sicuro sia corretto chiamarlo "fumetto", nel rispetto del linguaggio e delle sue potenzialità, intendiamoci, non nella sua forma squisitamente mercantile.
Dichiaratamente, fin troppo dichiaratamente, allude ad un certo tipo di cinema blockbuster, e ad un certo tipo di serial televisivo... per questo, ma non solo, non è neanche un fumetto moderno, bensì modaiolo."
Continua nel blog Un trapano nel cervello.
Susanna Raule:
"Primo numero di una miniserie di quattro, ma credo che lo sappiate già. Forse sapete anche già che David Murphy è un tizio a cui la parola "sfiga" fa un baffo. Se scoppia un ciclone, lui ci finisce in mezzo, se c'è una rapina in banca è nella sua banca mentre lui preleva, se cade un meteorite gli casca sulla testa."
Continua nel blog di Susanna Raule
Giulio Andreotti legge il futuro nelle viscere dei bambini agonizzanti
Giulio Andreotti ha un malore mentre Paola Perego lo sta intervistando in diretta a Questa domenica.
Con Obama alla Casa Bianca Al Qaeda è più contenta
A poche ore dalla vittoria di Barack Obama alle elezioni presidenziali Maurizio Gasparri aveva dichiarato che "Con Obama alla Casa Bianca Al Qaeda è più contenta".
In seguito l'affermazione si è dimostrata clamorosamente sbagliata perché Obama ha fatto delle dichiarazioni sull'Iran che ricordano molto le barzellette che raccontava George W. Bush prima di attaccare l'Iraq.
Al PD non importa nulla che l'amato Obama sia in realtà il solito guerrafondaio: l'occasione per fare un manifesto fumettoso era troppo ghiotta e le pratiche per la santificazione preventiva del presidente americano sono ormai avviate.
Foto da Repubblica.