Protagonista de Il gioco di Milo Manara è la signora Claudia, una donna apparentemente casta e frigida che respinge il corteggiamento del ripugnante dottor Fez. L'uomo per vendicarsi impianta nel cervello della donna un piccolo dispositivo elettronico di sua invenzione che, quando viene attivato con un telecomando, la fa fremere di piacere.
Il fumetto diventerà realtà grazie alle ricerche del professor Morten Kringelbach dell'università di Oxford. Grazie a un microchip in fase di sperimentazione gli uomini potranno scatenare il dottor Fez che è in tutti loro e punire la loro signora Claudia.
"La stimolazione corticale con microchip non è una novità", spiega il neurologo Carlo Sebastiano Tadeo, dell'istituto clinico Santa Rita di Milano. "Ma finora la sua applicazione si è rivolta per lo più alla cura di malattie come il Parkinson. Credo comunque che una scoperta del genere potrebbe essere perfettamente efficace: il nostro cervello è composto da centraline che pilotano le cosiddette "vie ultime finali", vale a dire quei processi biochimici che determinano le sensazioni. Dietro al dolore e al piacere c'è anche una componente psicologica, ma la stimolazione di zone della corteccia circoscritte e mirate porta sempre a risultati significativi". [da Repubblica]
Qualcuno avvisi il professor Kringelbach che alla fine de Il gioco si scopre che il telecomando del dottor Fez era solo una scatoletta vuota...
sabato 27 dicembre 2008
Il gioco di Milo Manara diventa realtà
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento