Brian K. Vaughan e Niko Henrichon hanno realizzato L'orgoglio di Baghdad quando la Guerra in Iraq era ancora in corso e la gente si interrogava incessantemente sui motivi di quella follia (l'edizione americana pubblicata da DC/Vertigo è uscita il 13 settembre 2006; Henrichon era al lavoro sul volume già nell'estate del 2005). Ogni giorno arrivavano dallo Stato mediorientale notizie di stragi, attentati e uccisioni, e sembrava che, fra torture, omicidi e bambardamenti al fosforo bianco, da parte dell'esercito americano non ci fosse limite al peggio. Non ci si deve quindi stupire se scrittori, registi e fumettisti abbiano reagito prontamente dando vita a libri di denuncia, film e fumetti per venire incontro alle esigenze di una società che assisteva in diretta alla lunga scia di morte.
Vaughan e Henrichon hanno affrontato il tema della guerra irachena prendendo spunto da un fatto realmente accaduto, la fuga di quattro leoni dallo zoo di Baghdad durante i primi bombardamenti americani. L'episodio di cronaca è l'occasione per raccontare una favola in cui, come nei racconti classici, gli animali da un lato hanno un aspetto realistico e mantengono il loro carattere belluino e dall'altro lato parlano e ragionano nella lingua degli uomini.
E come nelle favole la loro avventura nasconde un insegnamento etico e una metafora.
Il tema principale dei discorsi dei leoni è la libertà: meglio vivere in gabbia con la sicurezza di essere nutriti e raggiungere la vecchiaia o assaporare la libertà per pochi istanti al prezzo della sofferenza e della vita? La risposta a questo dilemma etico è affidata al sole che al tramonto colora di rosso il cielo di Baghdad.
La metafora (l'esperienza dei leoni, liberati dalla gabbia dello zoo, paragonabile a quella dei cittadini iracheni, liberati dalla dittatura di Saddam Hussein) invece serve a Vaughan per criticare la decisione di esportare la democrazia a suon di bombe. I leoni di Baghdad - come i cittadini iracheni - non hanno chiesto agli Stati Uniti di essere aiutati e la libertà americana è piovuta dall'alto, sganciata a tonnellate dai bombardieri americani. E una volta portata la libertà è arrivata anche la morte per mano degli stessi liberatori.
Inoltre:
Il sito di Niko Henrichon;
Intervista a Niko Henrichon;
Recensione su Fumetti di Carta.
Ringraziamenti: www.libroteka.it
L'orgoglio di Baghdad
Scritto da Brian K. Vaughan
Disegnato da Niko Henrichon
Planeta DeAgostini
2007
Cartonato, colori, 168 pagine
14,95 euro
giovedì 12 febbraio 2009
L'orgoglio di Baghdad di Brian K. Vaughan e Niko Henrichon
Labels:
altri autori,
autori USA,
critica,
Luigi Siviero,
Planeta,
Vertigo
post<li>
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento