Lo scorso 21 maggio il quotidiano Il Giornale ha accusato gli organizzatori del Gay Pride di Genova di avvicinare i bambini alla pornografia.
Nell'articolo intitolato Fumetti pornografici: così Genova spiega il sesso ai bambini Massimiliano Lussana afferma che "nei giorni scorsi, sui banconi della biblioteca comunale del Porto Antico di Genova sono apparse molte copie di bibliografie intitolate «Diversamente libri». In due versioni: la prima per adolescenti; la seconda «per bambine e bambini». Ed entrambe sono corredate di una serie di siti internet consigliati". (l'articolo è anche in rete)
Poi aggiunge che uno dei siti consigliati "ai bambini" contiene due fumetti per adulti. Si tratta di due storie brevi di Sara Pavan - fumettista friulana appartenente al gruppo Ernest, - intitolate L'angolo della dott.ssa Wan, realizzata appositamente per il sito Be Yourself, e Resisti, pubblicata in prima battuta nell'antologia Resistenze edita da BeccoGiallo e in seguito ospitata dal medesimo sito.
Lussana parla di "un indirizzo internet raccomandato ai più piccoli nell’opuscolo stilato dal comitato «Genova Pride» col patrocinio del Comune ligure."
In realtà le considerazioni del giornalista sono il frutto di un'interpretazione capziosa dei due opuscoli.
La prima cosa che va sottolineata è che gli opuscoli, curati da Grazia Bosi, Franca Montagnini e Alessandra Quaglia del gruppo Le sovversive, non sono rivolti ad adolescenti e bambini - come vorrebbe far credere Lussana nella ricostruzione un po' fumosa che ho citato nel primo virgolettato - bensì ai genitori. Le bibliografie non sono state redatte per essere consegnate ai bambini sperando che visitino il sito con i fumetti per adulti.
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