A Lucca esiste un Museo del Fumetto e dell'Immagine, maldestramente ribattezzato MUF, ma probabilmente pochi di voi lo hanno mai sentito nominare, tanto è stato lo sforzo della struttura di passare sotto silenzio e rinchiudersi nell'anonimato.
Non si tratta di una mia opinabile impressione ma del freddo riscontro dei numeri: 70 mila visitatori in costante diminuzione, dai 33 mila del 2006 agli 11 mila di quest’anno.
Nonostante tutto da alcuni giorni il Museo è sotto le luci della ribalta per questioni che non hanno nulla a che vedere con la cultura. E' infatti scoppiata una polemica legata a un presunto spreco di fondi pubblici, come potete scoprire leggendo gli articoli di Giampiero Calapà sul quotidiano La Stampa e Alessandro Tambellini sul Corriere di Lucca.
Riporto un passo dell'articolo di Giampiero Calapà, che si chiede come sono stati spesi i contributi ricevuti dal Museo:
"Per esempio finanziando la casa editrice Epierre con oltre 640 mila euro in quattro anni. Certo, la Epierre ha realizzato mille biografie dei protagonisti del fumetto mondiale.
Strano, però, che per ottenere l’incarico non abbia vinto alcuna gara pubblica. E strano che la Epierre sia di proprietà di Gianni Bono, che ha aggiunto questo gruzzoletto ai soldi ricevuti dal Comune per l’incarico di direttore: 16 mila euro nel 2003, altrettante nel 2004 e solo la metà nel 2005 e nel 2006. Una cifra pari a 150 mila euro è andata poi alla Global Media Sas di Mantova per diversi progetti e la Global è la stessa società che ha realizzato il sito delle edizioni «If», firmate sempre dall’Epierre, cioè da Gianni Bono. E c’è poi la Link Multimedia di Varese, che ha ottenuto 181 mila euro per un sistema integrato multimediale e un video su Dylan Dog, oltre a 137 mila euro per realizzare una banca dati dei comics tratta dalla «Guida del fumetto italiano»: autore, Gianni Bono."
mercoledì 19 dicembre 2007
Ombre sul Museo del Fumetto di Lucca
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é una vergogna. E pensare che ci sono tante chiese stupende e oratori da ristrutturare, e si buttano via i soldi così. Non c'è più religione. Ma piuttosto costruiamo qualche scuola privata cattolica solo per bambini i cui genitori, entrambi, hanno la tessera dell'UDC. W l'on. Cosimo MELE.
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