X-Factor de no' artri

C'era una volta X-Factor di Peter David, una delle serie migliori dei primi anni '90. E c'è ancora a dire il vero: lo scrittore è di nuovo Peter David e la serie, manco a dirlo, è una delle più piacevoli.
Solo che gli X-Factor sono raddoppiati da quando uno scienziato pazzo ha clonato il titolo per conto della RAI partorendo la trasmissione condotta da Simona Ventura, Morgan e Mara Maionchi.

Diego Cajelli recensisce X-Factor versione televisiva:
"Ognuno ha le sue perversioni, e una delle mie, ultimamente, si chiama: X Factor.
Direi che, superato lo shock iniziale, simile in un certo senso a quello che può provare entrando per la prima volta in un dungeon di water bondage, o finendo per sbaglio in un giro di femdom con strap-on da 33 centimetri, il programma di Rai 2 lo si riesce a guardare abbastanza bene."
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"Non importa se lettori e fan sono presenti, non importa se lettori e fan l'acquistano regolarmente ogni mese: il serial "X-Factor" starebbe sempre lì, esisterebbe a prescindere e le vicende che propone continuerebbero a evolversi anche se l'albo in questione non venisse più pubblicato.
Nouvelle Vague supereroistica occultata tra le perverse pieghe del mainstream."
Tutta la recensione di X-Factor versione fumetto su Lo Spazio Bianco (classifica di Alessandro Di Nocera, ottavo posto).

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