"L'ultima opera di Igort sarà un interessante uso sperimentale del fumetto a fini documentaristici, come lo stesso autore afferma: "Il documentario disegnato è una possibilità del linguaggio fumetto".
La memoria è un esercizio difficile. Già per i singoli, figuriamoci per i popoli. Forse per questo motivo, pochi la coltivano.
Per fortuna qualcuno lo fa, a fumetti: Igort lavora da sempre sulla memoria e sul mito, due direttrici fondamentali della sua opera. Aggiungiamo a queste il viaggio, esperienza di vita che facilmente (?) si trasforma in racconto, arte.
Igor Tuveri, da Cagliari, ha portato storie e disegni in giro per il mondo: dalla Sardegna al Continente, Francia, Giappone e ritorno. Sono solo alcune delle tappe di un" [continua su Lo Spazio Bianco]
Inoltre:
Storia di Serafima Andreievna.
giovedì 18 marzo 2010
Igort: Il documentario disegnato è una possibilità del linguaggio fumetto
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