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martedì 9 dicembre 2008

Recensione di Tre ombre

Edizioni BD pubblica per la prima volta in Italia un fumetto di Cyril Pedrosa, autore francese cresciuto nel campo dell'animazione, dove ha lavorato ai disneyani Il gobbo di Notre Dame e Hercules, e successivamente approdato ai fumetti. Tre ombre è la sua opera più recente, premiata in Francia con l'Essentielle d'Angouleme 2008.
In questo lungo fumetto, ben 268 pagine in bianco e nero, Pedrosa affronta il tema della morte di un figlio (o meglio: della paura dei genitori di perdere un figlio). In un'intervista l'autore ha spiegato che il desiderio (la necessità) di parlare di un argomento del genere è nato diversi anni fa, quando degli amici a lui molto cari persero il loro piccolo bimbo. "Ovviamente la morte scosse profondamente tutte le persone che erano vicine alla famiglia. Mi fece provare un terrore che non avevo idea di avere, ma mi fece anche accorgere di quanto fosse assurdo e senza speranza il desiderio inconscio di proteggere a tutti i costi i miei stessi figli dal 'rischio della vita', che, paradossalmente, comprende la morte. Poco a poco si ristabilì la quiete, ma non mi andava di parlarne. Però la mia vita è raccontare storie, e le idee arrivavano malgrado non le volessi, finché ho dovuto ammettere, che mi piacesse o no, che dovevo farne un libro". [da Newsarama]
Per trasferire nelle pagine del fumetto le sue angosce e i suoi pensieri più intimi, Cyril Pedrosa ha scelto le forme della fiaba e dell'allegoria.
La fiaba, cioè l'approccio più immediato e diretto al libro, è ambientata in un immaginario mondo preindustriale dove una famiglia di contadini vive felice assaporando tutti i piccoli momenti offerti dalla natura e dal rapporto fra genitori e bambino. L'incanto viene presto spezzato dall'arrivo di tre misteriose figure, tre ombre, che iniziano a fissare il bambino in lontananza e gettano la famiglia nello sconforto. La loro presenza si farà sempre più minacciosa e insidiosa, fino a quando padre e figlio decideranno di intraprendere un lungo e disperato viaggio per sfuggire alla loro minaccia. La narrazione degli eventi sotto forma di fiaba è una scelta molto intelligente perché permette all'autore di valorizzare al meglio il suo tratto (dal quale traspaiono tutti i diciotto mesi trascorsi a lavorare per la Disney) e soprattutto di far sentire il lettore a suo agio in un mondo distante e diverso come quello dell'infanzia.
Il fumetto ha anche una dimensione allegorica. Dietro ai genitori della fiaba disperati perché tre figure a cavallo minacciano il loro bambino si celano un padre e una madre (veri) il cui figlio rischia seriamente di morire (probabilmente per una malattia). Il viaggio diventa così il tentativo di trovare a tutti i costi una cura e salvarlo.
Il dinamismo, la limpidezza e la grazia dei disegni figli dell'animazione mutano poco alla volta in forme e tratti che ricordano le opere di Lorenzo Mattotti. Questo percorso visivo va di pari passo col passaggio dalla dimensione fiabesca alle pagine in cui Pedrosa si confronta con le sue paure di padre e con le emozioni provate quando era morto il figlio dei suoi amici.
Tre ombre si è rivelato un fumetto appassionante (come fiaba) e in grado di parlare al lettore senza mai essere retorico (il rischio c'è quando si affrontano questi argomenti). Di certo nessuno rimarrà deluso dal tratto di Pedrosa e qualche lettore potrebbe pure innamorarsi del suo fumetto.

Voto: 7,5/10

Ringraziamenti: www.libroteka.it

Clic qua per guardare una galleria di tavole di Tre ombre e leggere l'incipit.

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