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mercoledì 20 febbraio 2008

WITCH della Disney: lettori dimezzati in due anni


Da dicembre 2006 a novembre 2007 il mensile WITCH della Disney ha avuto una tiratura media di 131.994 copie e una media di 81.350 copie pagate, ripartite fra 62.470 vendute in edicola e 18.880 tramite abbonamento.
Rispetto all'anno precedente le copie vendute in edicola sono calate del 27%, da 85.524 a 62.470 (-23.054). In flessione anche gli abbonamenti pagati che un anno prima erano stati 23.574.

Disastroso il confronto dei dati del 2007 con quelli di dicembre 2004/novembre 2005. Tre anni fa WITCH vendeva 146.433 copie, di cui 115.833 in edicola e 30.600 tramite abbonamento.
In due anni gli acquirenti delle edicole sono calati quasi della metà (da 115.833 a 62.470) e sono stati persi 65.083 lettori paganti (da 146.433 a 81.350).

WITCH non è l'unica collana della Disney che soffre di un'emorragia di lettori: pochi giorni fa ho parlato del calo di vendite di Topolino che in due anni ha perso un quarto dei lettori in edicola.

Le altre serie disneyane si mantengono all'interno di fluttuazioni tutto sommato accettabili: Cip & Ciop vende (in edicola) 30.489 copie (-7,7%), I classici di Walt Disney 22.431 (-4,2), I grandi classici Disney 26.998 (-0,7), Paperino 44.731 (+4,2) e Winnie the Pooh 28.623 (-1%).

L'unica sorpresa positiva è Bambi che cresce del 12,2%, da 13.702 copie a 15.377.


Anche San Paolo pubblica i dati di vendita.
Il settimanale Il Giornalino è passato dalle 58.537 copie pagate del 2006 (24.383 in edicola) e 34.154 tramite abbonamento) alle 51.078 del 2007 (21.174 in edicola e 29.904 tramite abbonamento).

I dati sono tratti da www.primaonline.it

Inoltre:
Topolino perde colpi: la Disney risponde a Bruno Concina
Quanto vendono i fumetti in USA? (prima parte)
Quanto vendono i fumetti in USA? (seconda parte)
Quanto vendono i fumetti in USA? (terza parte)
Il pistolero di Stephen King (ab)batte Naruto
Spiegato il sorpasso della DC
Classifica di settembre 2007
Classifica di ottobre 2007
Classifica di novembre 2007
Classifica di dicembre 2007
Le analisi di settembre

3 commenti:

  1. A scanso di equivoci, ogni tanto ricorda, quando pubblichi i dati di vendita, che questi dati sono quelli forniti dalle aziende (sotto la loro responsabilità).
    Ovviamente le aziende sanno che i dati di vendita sono strettamente connessi alle tariffe pubblicitarie che possono fare sulle proprie riviste. Questo giusto per chairire come mai Carlo Chendi dava per certi (sulla based dei tabutali interni Disney), numeri che sono decisamnete più bassi di quelli riportati da primaonline. Peraltro anche i pubblicitari non sono tonti, e fanno sempre una scrematura sulle cifre ufficiali loro fornite...

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  2. "Questo giusto per chairire come mai Carlo Chendi dava per certi (sulla based dei tabutali interni Disney), numeri che sono decisamnete più bassi di quelli riportati da primaonline."

    Ti riferisci alle 90.000 copie di venduto di Topolino?
    Secondo me è una cifra che ci può stare se si fa riferimento alle vendite in edicola (quindi escludendo gli abbonamenti) nel periodo invernale.

    I dati di Primaonline sono una media su un periodo di dodici mesi.
    Quando Topolino pubblicava la tiratura ogni settimana mi ricordo che c'erano forti oscillazioni fra l'estate (il periodo in cui andava di più) e i mesi invernali.

    Ovviamente è solo una mia ipotesi.

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  3. Agli albori della saga delle WITCH c' era una sceneggiatura precisa e coinvolgente.
    I disegni erano perfetti e venivano messe in risalto qualità come l' introspezione psicologica dei personaggi, lo struggimento ma anche l' amore all' interno di una battaglia senza fine tra bene e male e l' originalità dei dialoghi.
    I personaggi erano diversi e affascinanti, ognuno caratterizzato secondo modalità precise e il coinvolgimento emotivo procurato dalla sceneggiatura era sensazionale.
    A lungo andare, tuttavia, quella stessa sceneggiatura che inizialmente aveva catturato molti, ha cominciato a sbiadire; le storie si sono fatte scontate ed insignificanti e invece di proseguire con un filo conduttore nella trama, si è preferito volgere l' inclinazione delle vicende altrove. Era il 2001 quando WITCH uscii per la prima volta, ed io avevo 11 anni, come molte altre mie coetanee, che avevano incominciato a seguire le avventure di queste 5 streghe. Ho smesso di acquistare questi volumi circa due anni fa, all' età di 16 anni, (eppure devo confessare di aver comperato i numeri, per almeno 14 mesi, senza leggerli). La stessa cosa è avvenuta a tante ragazze che avevano raggiunto quest' età,così la prima fascia importante che seguiva WITCH sin dall' inizio, in soli due anni, si è dissolta, lasciando un vuoto incolmabile nell' andamento del mensile.
    Il fatto è che, durante questi anni WITCH era già parecchio cambiato; le paladine della giustizia erano sempre più simili a barbie e all' interno dei volumi erano sempre più frequenti gli articoli riguardanti i nuovi prodotti cinematografici,il mondo dello showbusiness, quello della moda. Il centro propulsore del mensile non era più concentrato sulla trama delle storie e il fascino della saga era ormai andato distrutto. E quando i lettori sono calati per motivi, anche legati all' età, ma non solo, i numeri ormai erano così "Privi di magia" da non attirare più giovani lettrici, come in passato avevano fatto.
    Il boom di WITCH era destinato a cessare, l' ho capito nel momento in cui è diventato banale, scontato e UGUALE a tanti altri mensili.

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