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mercoledì 22 luglio 2009

C'è qualcosa di originale nelle Cronache del Mondo Emerso? I plagi si moltiplicano

Col passare delle ore vengono alla luce sempre più plagi fatti da Giuseppe Ferrario nel fumetto Le cronache del Mondo Emerso.
I ragazzi di Disegnomanga.it si sono accorti che Ferrario ha copiato integralmente alcuni fondali dai cartoni animati di Makoto Shinkai. Nei tre casi scoperti l'autore non ha fatto nemmeno lo sforzo di ricalcare aggiungendo la propria colorazione: si è limitato a un brutale copia/incolla dall'opera originale.
In fondo c'è un primo piano copiato da Naruto.

Nel frattempo Licia Troisi, autrice dei romanzi su cui è basato il fumetto Le cronache del Mondo Emerso, ha detto la sua opinione sulla vicenda.


AGGIORNAMENTI:
Panini sospende Le cronache del Mondo Emerso.
La mia opinione sulla vicenda.
Cronache del Mondo Emerso, plagio, professionisti del fumetto.


Sotto: galleria di copiature trovate da Nekomisu Blog:






17 commenti:

  1. Solo una cosa: scandaloso.
    Non è giusto che questo Giuseppe (bravissimo disegnatore tra l'altro) si sia abbassato a tanto, intascandosi i soldi del fumetto con il lavoro di altri mentre ci sono fumettisti in italia che si fanno un "mazzo tanto" per lavorare.

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  2. Sottoscrivo.
    Sono fumettista anch'io e posso dire con certezza che il nostro lavoro non è rosa e fiori e
    io e il mio fidanzato ci stiamo facendo "il culo" (scusando la frase) per vivere di questo.
    Il fumettista si ispira, può copiare da foto di modelle, può fare lui stesso foto a paesaggi o ambienti per aiutarsi nelle inquadrature più difficili, ma qua si parla di copia/incolla, gente. Non ispirarsi, non copiare, non ricalcare. Ancor peggio. CTRL + C, CTRL + V.
    Tristezza.

    Io non so cosa pensare, sembra quasi che l'abbia fatto con leggerezza e ingenuità: "Ma tanto chi se ne accorge?".
    Sembra impossibile che i lettori, amanti del fantasy e del fumetto, non conoscano Miyazaki o Naruto...

    Beh non oso immaginare cosa potrebbe accadere se lo Studio Ghibli o Miyazaki stesso se ne accorgesse.

    Tra l'altro è vero, è un bravissimo disegnatore.
    Perchè l'ha fatto??

    Chat F.

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  3. Non per voler difendere il disegnatore, ma scusatemi, mi spiegate come poteva rielaborare in maniera originale un romanzo che già occhieggiava ai manga?
    Se Licia Troisi, quando ha scritto, aveva in testa decine di situazioni e di immagini provenienti dalla tradizione fumettistica giapponese, perchè si critica Ferrario che ha fatto sostanzialmente la medesima operazione per immagini?
    Ferrario avrà sbagliato, non ci sono dubbi, ma manteniamo un po' il senso delle proporzioni e cerchiamo di andare a monte, rivolgendoci a chi ha avvallato l'operazione e a chi ha promosso un'iniziativa commerciale per battere sul ferro caldo del successo di un pessimo ciclo fantasy.
    Simone O.

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  4. @Simone O.
    L'idea che un disegnatore possa fare un fumetto completamente ricalcato e copiaincollato non mi scandalizza, anzi. Può anche avere il suo fondamento artistico e alle spalle può esserci un lavoro di studio e ricerca da parte del disegnatore. Parlo di ricerca a livello di concetti come "plagio", "originalità dell'opera", "postmodernismo" e così via.

    Una volta che i ricalchi vengono alla luce il disegnatore dovrebbe/potrebbe descrivere il percorso intellettuale che lo ha portato a fare un fumetto ricalcato.
    Io questo percorso non lo vedo nella spiegazione che Ferrario ha dato nel blog di Roberto Recchioni:
    "Per prima cosa vorrei chiarire che la Panini non mi ha imposto nessuno stile, sono io che ho proposto un lavoro alla Miyazaki. Mi esaltava l'idea di provare una nuova linea artistica e, forse sbagliando, ho impostato tutto sullo stile del mio idolo. Credo di aver fatto un lavoro pazzesco di ricerca di pittura e di lavoro sulle atmosfere e sul colore."

    Le cose che mi hanno urtato in questa vicenda non sono i plagi in sé ma:
    - il fatto che Ferrario ha fatto i ricalchi senza discuterne con i colleghi e l'editore;
    - il modo in cui è stato difeso dai colleghi e il modo in cui i colleghi hanno attaccato la ragazzina che ha scoperto i ricalchi.

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  5. @Luigi
    In tutta onestà ci sono molte cose che non tornano in questa storia: citazioni così lapalissiane (secondo Ferrario) che dovevano essere colte da tutti i lettori (ragazzi), ma percepite come semplici influssi da professionisti del settore? Andiamo!
    Io credo che il pubblico abbia colto in castagna i responsabili della Panini e anche quelli Mondadori, che speravano di bissare il successo degli orridi romanzi, propinando al pubblico un prodotto che aveva gli stessi presupposti dell'opera letteraria: la non originalità. Non credo che i plagi servissero a risparmiare tempo, ma invece a produrre un qualcosa con ingredienti di sicuro gradimento: lo stile manga, i riferimenti ad autori famosi, il tutto miscelato con abilità e maestria. Purtroppo il pubblico, di cui forse la Panini e la Mondadori hanno una bassissima considerazione ha stupito tutti.

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  6. La Mondadori non c'entra nulla in questa faccenda. Probabilmente il suo ruolo è lo stesso che ha quando ristampa i fumetti della Bonelli negli Oscar: si occupa solo della confezione perché alle spalle c'è un altro editore che ha già curato aspetti come sceneggiatura, disegni e supervisione.

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  7. Devo dire che già dal primo volume mi ero accorta che in alcune vignette c'erano delle somiglianze un pò troppo sospette. Ad esempio il lupo che personificava la paura era la copia esatta di Kiba dell'anime Wolf's Rain ed io essendo amante di quest'ultima opera sono rimasta sconcertata da un plagio così evidente.
    E dire che aveva atteso con ansia questo fumetto avendo aprezzato molto i romanzi della Troisi e ora mi ritrovo solo delusa come tanti altri fan.

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  8. Io credo che a molti altri fan della cosa non importi molto e inizio a sospettare che questo can can scatenerà orde di boccaloni a comprare gli albi successivi per identificare presunti plagi. Scusatemi, ma che un autore come Ferrario si metta a copiare a destra e a manca senza essere sgamato da nessuno, nemmeno dal suo collega con cui immagino si sarà più volte confrontato mi sembra assai inverosimile. Temo che qualcuno a Modena e forse a Segrate si starà spanciando dalle risate
    Simone

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  9. ERRATA CORRIGE.
    I fondali sono copiati dai film di Makoto Shinkai. Inizialmente avevo scritto che provenivano dai film di Miyazaki. Ho modificato il testo della notizia.

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  10. Posso dire la mia? Non perdete tempo a incazzarvi, è cosi pieno di fumetti in giro che avete tutto il tempo di rifarvi con qualcosa di mille volte piu' figo. Che ve ne frega di farvi il sangue amaro? mica è la vostra ragazza, o vostra moglie o il vostro migliore amico ad avervi tradito!

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  11. Mah, non ci scommetterei ma sono dell'idea che l'ultima vignetta non sia un plagio. Ok, Sakura e l'altra ragazza sono in una posa MOLTO simile, ma inquadrature simili sono ormai abitudine consolidata in quasi tutti i manga. Non vorrei che dopo aver dimostrato in maniera inattaccabile che il sig. Ferrario ha copiato altri disegnatori, adesso lo stiate accusando anche di "crimini" che non ha commesso...

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  12. Non per gettare benzina sul fuoco, ma mi pare che Ferrario abbia ricalcato un disegno di Paolo Barbieri, che da sempre disegna le copertine di Licia Troisi e sempre per il Mondo Emerso ha illustrato dei volumi correlati alle prime due trilogie.. Per chi ha l'occasione di controllare, andate a pag 12 de "Le creature del Mondo Emerso" e osservate attentamente i due disegni di Soana.. ora andate qui ( http://static.blogo.it/comicsblog/tav_001002.jpg )e controllate la terza vignetta della seconda pagina. Notate niente? E' praticamente ricalcata.

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  13. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  14. Idem per la casa nella stessa vignetta, la fotocopia di quella di Barbieri.

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  15. Ciao a tutti, scusate se posto anonimo.
    Son finito in questa pagina per caso, non ho alcun interesse a commentare, se non fosse che leggere le vs. informazioni mi ha riportato alla mente una volta che lessi un Martin Mystere.
    Era la storia di uno scienziato che camminava per strada spiritato, perché in un laboratorio faceva uso della realtà virtuale come mezzo per incrementare le sue doti intellettive. Molti anni dopo vidi per la prima volta il film:"Il tagliaerbe". Mi accorsi che le tute dei personaggi del film e persino il modo in cui era costruito il macchinario, che gli autori di quel fumetto di Martin Mystére avevano palesemente copiato dal film. Mi interrogai francamente se questa fosse una cosa giusta. Il problema è che da che esiste questo pianeta, tutti copiamo. Fin da quando nasciamo. Il bambino copia per imitazione, tramite le cellule dei neuroni specchio, le espressioni dei genitori, in particolare della mamma, con la quale ha un legame maggiore. Poi iniziamo a copiare il modo in cui i nostri genitori camminano ed il modo in cui parlano. Poi copiamo le espressioni dialettali e l'accento, il modo di vestire, le parolacce che dicono, i modi di pensare e poi copiamo addirittura la religione, cosa squallidissima e triste. Insomma, la nostra vita è basata sul senso di copia e di imitazione.
    Il diritto d'autore è un concetto che attualmente è in corso di analisi da parte di tantissimi filosofi, perché sembra non reggere più. C'è qualcosa di bacato, in esso.
    Ad ogni modo, ogni utilizzo nuovo di un immagine, suono o idea, produce un lavoro nuovo e diverso, che immerso in eventi diversi si manifesta con variazioni che non sono più il prodotto originale.
    Ci tenevo a dire cosa penso, non significa che ho ragione. Volevo solo contribuire alla riflessione collettiva, nel mio piccolo. Spero che dalle mie riflessioni qualcuno di voi derivi qualche idea geniale.
    Un saluto

    Luigi Usai

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