domenica 16 ottobre 2011
Le mostre di Lucca Comics and Games 2011
Le mostre di Lucca Comics and Games 2011:
domenica 5 dicembre 2010
House of Mystery: One Piece, Grant Morrison, Discovery Channel, Wikileaks
Riassunto settimanale delle notizie pubblicate nel blog House of Mystery.
Dal 28 novembre al 4 disembre 2010:
- Il ritmo di lavoro massacrante di un autore di manga.
- Mostre: Pazienza e Pertini, Panda, Canicola.
- I manga più venduti in Giappone nel 2010.
- Jon D'Agostino... creatore di Hulk, Spider-Man e Fantastici Quattro?
- Ragazze modaiole d'altri tempi.
- E' morto Jon D'Agostino.
- Il Piccolo Festival dei Diritti e dell'Ambiente organizza l'evento Global Warming - Immagini che producono azioni.
- Grant Morrison nel video Sing dei My Chemical Romance.
- Nel 2010 One Piece vende 32 milioni di copie.
- I fumetti di Discovery Channel.
- Mostre: Battaglia, Ambrosini, Olivares, Pezzi, Rossi.
- Trailer di The Abaddon di Koren Shadmi.
- Il lettering nei fumetti di Battaglia, Pazienza e Bacilieri.
- Rusty Dogs: Subjective values.
- E' morto Filippo Ciolfi.
- E' morto Luis Ernesto García Durán.
- Vignette su Wikileaks.
- Verticalismi.it diventa un network di artisti.
- Betty e Veronica hanno freddo ai piedi.
- Mostre: Micheluzzi, Venturi e Frazzi.
- Panini Comics pubblica i fumetti digitali.
lunedì 3 maggio 2010
mercoledì 17 marzo 2010
In Giappone i manga calano del 6,6%
Nel 2009 gli incassi dei manga in Giappone hanno subito un calo del 6,6% rispetto all'anno precedente, generando un volume d'affari di 418,7 miliardi di yen (circa 4,63 miliardi di dollari). L'industria giapponese del fumetto non aveva mai registrato un calo così forte.
Il settore più colpito è quello delle riviste, i cui incassi sono scesi del 9.4%. Le riviste di manga hanno incassato 191,3 miliardi di yen (2,12 miliardi di dollari), scendendo sotto la soglia dei 200 miliardi di yen per la prima volta da diciotto anni.
Secondo l'Istituto di Ricerca sull'Editoria di Tokyo, che ha raccolto i dati delle vendite dei manga, il calo è dovuto alla presenza di pochi titoli di punta e alla recessione che ha spinto molte persone a leggere i manga nei caffè invece di comperarli.
[da Anime News Network]
giovedì 4 marzo 2010
I fumetti più belli del 2009 secondo me
Anche quest'anno ho partecipato alla Top Ten del sito Lo Spazio Bianco. Nel sito www.lospaziobianco.it trovate la classifica definitiva e le classifiche degli altri votanti.
Sotto copio la mia Top Ten:
1) Scagionato Tartaglia: l'aggressore di Berlusconi è Chuck Norris! Autore ignoto http://fumettidicarta.blogspot.com/2009/12/scagionato-tartaglia-laggressore-di.html
Peggio della finta aggressione a Silvio Berlusconi c'è solo la provetta di antrace sventolata da Colin Powell davanti all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Meglio riderci sopra...
2) Batman di Grant Morrison e Tony Daniel (Planeta DeAgostini)
I frammenti della vita avventurosa e psichedelica di un uomo straordinario ricomposti in una biografia apofenica scritta da un autore straordinariamente intelligente e brillante.
3) GG Allin di Antonio Solinas e Marco Corona su Guida illustrata al frastuono più atroce (Lamette) e nel blog http://il-canguro-pugilatore.blogspot.com/2009/07/kevin-lo-zozzone.html
Le linee ingarbugliate e disordinate di Marco Corona riflettono in modo perfetto la vita di un cantante fatta di abusi, eccessi e lerciume.
4) Cartolina da Zagabria di Luca Genovese su Internazionale del 16/10/2009 e in rete nel blog http://poinonsuccedeniente.blogspot.com/2009/10/cartolina.html
Dalle parole ai fatti: Genovese chiede che le università si sforzino di ricercare nuovi metodi di pensiero e nel breve fumetto dà una dimostrazione di come si pu? leggere e descrivere la realtà in modo originale. Due pagine bastano all'autore per creare un fumetto ricco, compiuto e in grado di far riflettere.
5) Morti di sonno di Davide Reviati (Coconino)
Uno dei meriti di Morti di sonno è di riuscire a rendere in modo efficace il cambiamento della percezione di tempo e spazio dall’infanzia all’età adulta. Per i bambini che vi abitano, il petrolchimico di Ravenna e il villaggio degli operai sono grandi come un Universo. Le partite di calcio, le esplorazioni dei canali e tutti gli altri giochi hanno un’aura epica e la pretesa di durare e essere ricordati in eterno. Travolte sotto il peso di centinaia di pagine del fumetto e di decine di anni dei protagonisti, le percezioni si ribaltano diventando un rapido e convulso susseguirsi di violenza, droga e rassegnazione.
6) Quasi quasi mi sbattezzo di Alessandro Lise e Alberto Talami (Becco Giallo)
L'argomento dello sbattezzo, poco noto e discusso anche al di fuori dell'ambito fumettistico, è affrontato dagli autori sia con attenzione al fornire nozioni che con partecipazione e passione. Ammirevoli i disegni di Talami.
7) Pets di Lucia Biagi (Kappa Edizioni)
Non capita spesso che un autore dedichi la massima importanza a OGNI pagina, OGNI vignetta e OGNI nuvoletta come ha fatto Lucia Biagi con Pets, un fumetto costruito tratto dopo tratto con rara delicatezza. La forza del fumetto sta nel fatto che Lucia Biagi, per delineare tanto gli animali antropomorfi quanto i protagonisti umani della storia, se ne frega di marketing e mode e fa semplicemente quello che le piace e ha nel cuore.
8) War story: Condors di Garth Ennis e AA.VV. (Planeta DeAgostini)
Il punto di forza di War Story: Condors è nei dialoghi di Garth Ennis, che in questo fumetto ambientato durante la guerra civile spagnola fa scontrare verbalmente quattro soldati di schieramenti opposti. Sopra le teste dei combattenti volteggia il condor della propaganda che li manovra facendo loro scambiare gli interessi di Stato per idealismo o solidarietà.
9) Il numero 73304-23-4153-6-96-8 di Thomas Ott (Black Velvet)
73304-23-4153-6-96-8 è una formula alchemica che apre squarci oscuri nell’animo umano.
10) Imperatrix e la blatta...di Marta Cerizzi su http://larsoniana.blogspot.com/2009/05/limperatrix-e-la-blatta.html
La recensione a fumetti del Blatta di Alberto Ponticelli realizzata da Marta Cerizzi è un concentrato di ironia, buon gusto e amore per i fumetti. Ha anche il merito di dare risalto a una delle opere migliori degli ultimi anni.
Menzione storica
1) Valentina mela verde 1 di Grazia Nidasio (Coniglio Editore)
Imprescindibile.
2) Hanzo, la via dell'assassino vol. 1 – 4 di Kazuo Koike e Goseki Kojima (Planeta De Agostini)
I fasti di Lone Wolf and Cub sembravano impossibili da ripetere e invece dagli anni ’70 affiora un altro fumetto magistrale di Kazuo Koike e Goseki Kojima.
3) Mazinger Z di Go Nagai (D/Visual)
Perché per leggere un buon manga bisogna fare ricorso all'archeologia? Gli autori giapponesi contemporanei sono andati in aceto oppure gli editori italiani fanno a gara a chi pubblica il peggio del panorama nipponico?
martedì 2 marzo 2010
Il figlio di Gene Simmons plagia Bleach di Tite Kubo
Il figlio di Gene Simmons dei Kiss ha deciso di intraprendere la carriera di autore di fumetti. Purtroppo per lui un blog ha scoperto che nel suo fumetto ci sono diversi plagi ai danni del manga Bleach di Tite Kubo. In questa pagina web c'è il confronto fra i disegni di Incarnate di Nick Simmons e il fumetto di Kubo.
domenica 28 febbraio 2010
I fumetti di Mitsuru Adachi (terza parte)
La prima parte dell'articolo.
La seconda parte dell'articolo.
Il classico ammiccamento al sesso può essere individuato anche in una coppia di tavole di “Touch”.
Nella serie “Touch” il baseball occupa tantissimo spazio ma non è mai preminente perché l’autore preferisce dare maggiore risalto alle vite e ai destini dei personaggi, puntando a costruire un vero e proprio fumetto di formazione. Nel complesso dell’opera, di tutt'altra forgia rispetto a “Slow Step”, pesa infatti la morte di uno dei protagonisti avvenuta nel quinto volume: questo fatto condiziona le vite degli altri personaggi, gettando un’ombra sulle loro esistenze e condizionando i loro valori e aspirazioni. Il fumetto però non è solo un dramma sentimentale perché Adachi ha la cura di affiancare a questo tema altri elementi indispensabili per caratterizzare degli adolescenti che siano credibili: il divertimento cameratesco fra compagni di squadra, gli innamoramenti, i conflitti con gli insegnanti e i genitori, i primi pensieri sul sesso e, come detto, il baseball.
Touch è quindi un'opera molto ricca e varia e in questo quadro il baseball, pur essendo quantitativamente molto presente, si riduce a un mero strumento attraverso il quale i personaggi vogliono sia superare il trauma causato dalla morte prematura del loro compagno sia vivere e godere degli anni dell'adolescenza.
E’ alla luce di tutto questo che va letta la coppia di tavole pubblicata nelle pagine 159 e 160 del diciannovesimo volumetto di “Touch”.
La squadra dell’istituto Meisei, nella quale milita il protagonista Tatsuya, sta giocando una partita all’ultimo sangue contro la squadra dell’ex compagno Yoshida. La tensione è palpabile e l’impegno dei giocatori è estremo e al culmine. Dopo sei inning il risultato è zero a zero e la partita è combattutissima. Yoshida è lanciatore mentre alla battuta per il Meisei si è presentato Matsudaira (il ciccio simpatico). I due hanno iniziato a fronteggiarsi a pagina 150 e dopo nove pagine l’adrenalina è salita e la situazione si è fatta intricata. A pagina 159 si intuisce che sta per arrivare il momento decisivo: Matsudaira gira la mazza con vigore e convinzione e l’impatto con la palla potrebbe regalargli un fuoricampo.
A questo punto il lettore gira la pagina e… c’è una ragazza nuda che si fa la doccia!
Adachi abbandona deliberatamente tutta la suspense che aveva costruito nel corso di un intero volumetto e dà una sterzata all’atmosfera del fumetto. Il baseball, al quale nelle pagine precedenti era stato dedicato tutto lo spazio, torna in secondo piano. In questo modo Adachi, con una doccia fredda (letteralmente) sui lettori, fa capire che “Touch” non è un fumetto di baseball ma una storia di adolescenti che cercano di crescere e che possono vivere momenti intensi o drammatici alternati ad altri felici e scanzonati.
I fumetti di Mitsuru Adachi (seconda parte)
Clicca qua per leggere la prima parte dell'articolo.
Si possono trovare altri esempi di questa duttilità in “Slow Step”(6), un’opera scandita da un surrealismo metafumettistico fatto di continui giochi e ammiccamenti con i lettori e caratterizzata da un marcato disinteresse per l'evoluzione del racconto e delle caratterizzazioni dei personaggi, volutamente modellati in modo stereotipato.
Solo in apparenza “Slow Step” è la storia di un triangolo amoroso fra una studentessa con la passione per il softball e due aspiranti pugili. In realtà le trame sentimentali e sportive sono una scusa per far piombare i protagonisti in situazioni assurde e al limite del ridicolo. Per raggiungere questo scopo Adachi si serve anche delle coppie di tavole.
La prima composizione si trova a pagina 27 e 28 del secondo volume. Nella prima pagina lanciatrice e battitrice si fronteggiano sul campo da softball in quella che ha le carte in regola per sembrare una sfida all’ultimo sangue. Immobili e lambite dal vento che solleva la polvere, le ragazze si scambiano sguardi fieri e determinati. Dai primi piani intensi delle due rivali traspare la determinazione a vendere cara la pelle, accentuata dalla presenza di un drago e di una tigre disegnati sullo sfondo, a simboleggiare la forza, la cattiveria e il coraggio coi quali le atlete si sfidano.
Sembra una trama stimolante e avvincente e Adachi crea molta aspettativa, ma girando pagina si scopre che il drago e la tigre non sono metafore visive. L’allenatore della squadra di softball, per scherzare e stemperare la tensione, ha collocato alle spalle delle giocatrici due cartelloni con i disegni dei due animali.
A pagina 103 del settimo volume di “Slow Step” fa capolino un altro tormentone di Adachi: un brutto ceffo si aggira furtivo nel quartiere e mette in apprensione l’innocente e indifesa protagonista del fumetto .
I genitori di Nakazato non sono in casa e un poliziotto di ronda la avverte che nei paraggi si aggira un pericoloso assassino in fuga. La ragazza si spaventa e chiede al suo amico pugile che abita nello stesso condominio di farle compagnia. La tranquillità sembra tornata ma Adachi vuole a tutti i costi che gli eventi prendano una brutta piega e Nakazato si cacci nei guai: il ragazzo che dovrebbe proteggerla dal criminale scambia una bottiglia di liquore per Coca Cola e beve così tanto da svenire.
L’evento che mette fuori gioco il pugile è poco credibile per precisa volontà di Mitsuru Adachi. L’autore sta suggerendo al lettore che il racconto sta procedendo in linea retta e per stereotipi: era chiaro fin dall’inizio della sequenza – quando il suo arrivo è stato annunciato dal poliziotto – che il brutto ceffo avrebbe fatto irruzione nell'appartamento di Nakazato. Adachi ha portato la storia in questa direzione in modo palese, creando una catena di eventi volutamente scontati e destinati a culminare fatalmente nell’incontro fra la ragazza e il delinquente. L’intera sequenza, per il modo in cui è narrata, può essere vista come un continuo strizzare l’occhio di Adachi al lettore.
Il motivo di questa impostazione si palesa leggendo pagina 104, seconda parte di una composizione per opposizione. Girando pagina si scopre che in effetti il delinquente mascherato da ninja è entrato entrato nell’appartamento di Nakazato. Tutta questa sequenza prevedibile e telefonata è servita esclusivamente a preparare un dialogo metafumettistico molto ironico:
«Mi sembra un colpo di scena troppo improvviso», afferma Nakazato.
«E’ per non sprecare carta con troppe pagine», la gela l'assassino!
NOTE
(6) Mitsuru Adachi, Slow Step, n. 1-7, trad. it. Rieko Fukuda, Star Comics, Perugia, 2001-2002 [1986-1991]
Clicca qua per leggere la terza parte dell'articolo
I fumetti di Mitsuru Adachi (prima parte)
Questo articolo è stato pubblicato nel libro Analisi del fumetto. Lo ripropongo con pesanti, necessarie e dovute correzioni.
Onestamente la prima versione faceva schifo. Spero che le correzioni siano servite a rendere l'articolo più scorrevole e interessante.
Mi scuso con chi ha letto la versione pubblicata nel libro.
In rete c'è un altro articolo su Adachi:
Lo zen e l'arte di giocare a baseball.
I fumetti di Mitsuru Adachi
Mitsuru Adachi è un autore di spicco della scena fumettistica nipponica fin dagli anni ottanta quando pubblica manga come “Rough”(1), “Touch”(2) e “Miyuki”(3), seguiti nel decennio successivo dalla serie fiume “H2”(4) che può essere considerata l'opera della sua maturità.
In un primo momento il fumettista giapponese, come molti suoi colleghi, viene scoperto dal pubblico italiano solo in via mediata grazie alla trasposizione animata di uno dei suoi manga. “Touch”, ribattezzato “Prendi il mondo e vai”, viene trasmesso nel 1988 anticipando di sei anni la prima pubblicazione di un suo fumetto in Italia, avvenuta nel 1994 con “Rough”. La serie, sebbene possa essere considerata una delle migliori dell’autore giapponese, non incontra il favore dei lettori, costringendo Star Comics, editore principale delle opere di Mitsuru Adachi in Italia, a non proporre nuovi fumetti fino al 1999, quando l’edizione italiana “Touch” apre la strada alla pubblicazione di molti altri titoli.
Una costante delle opere di Mitsuru Adachi è il tema dell’adolescenza, sviscerato in tutti i suoi aspetti e sfumature, dall’amore all’amicizia, passando per tutti i piccoli e grandi turbamenti che può comportare quell'età, come l’importanza attribuita al sogno di primeggiare nello sport o a piccoli eventi quali le vacanze estive. Di volta in volta i fumetti di Adachi hanno diverse dosi di questi ingredienti e così può accadere che in “H2” venga posta al centro dell’attenzione la sfida sportiva (5) mentre in “Miyuki” lo sport venga messo da parte per dare spazio a un complicato triangolo amoroso con un tono da commedia degli equivoci.
Comunque l’impronta di Adachi è riconoscibile più che mai già a partire dal livello grafico. In ogni nuovo fumetto si può notare la presenza di personaggi con la stessa fisionomia di quelli visti nelle opere precedenti. In “Miyuki” come in “H2”, in “Rough” come in “Touch”, il protagonista ha sempre lo stesso volto da adolescente un po’ belloccio, come un attore feticcio fatto recitare da un regista in tutti i propri film. Lo stesso si può dire per gli altri personaggi: c’è sempre la solita ragazzina carina acqua e sapone di cui tutti vogliono la mano, lo stesso teppista, lo stesso ciccio simpatico e così via…
Il registro di Adachi presenta delle costanti anche a livello narrativo, non solo in senso macroscopico (come detto sopra, l’adolescenza in tutte le sue sfumature) ma anche nei piccoli dettagli. Sono tipici dei suoi fumetti certi accenni velati al sesso, descritti sempre in sequenze brevi, ironiche e solari, oppure l’autoironia che si presenta sotto forma di giochi metafumettistici fra l’autore e i lettori (per esempio Adachi scherza spesso sulla sua presunta mancanza di fantasia che si traduce nella riproposizione degli stessi volti dei personaggi da una serie all’altra).
Una combinazione fra questi due temi, cioè l'accenno velato al sesso e il gioco metafumettistico, è presente in una coppia di tavole collocata nell’incipit di “H2”.
Nelle didascalie di pagina 17 del primo volumetto il protagonista medita sull’importanza del passaggio dalle scuole medie alle superiori:
«… Noi quindicenni…
«… Dopo le brevi vacanze primaverili…
«… Passeremo alle scuole superiori…
«Ognuno si prepara… A interpretare sul suo palcoscenico i prossimi tre anni della sua giovinezza».
A questo punto arriva la frase chiave: «Si sta per voltare pagina…»
Al termine di un monologo così serio l’affermazione conclusiva andrebbe interpretata nel senso che è ormai giunto il momento di imboccare la strada della maturità e lasciarsi alle spalle i residui della fanciullezza…
Invece l'esclamazione «Si sta per voltare pagina…» è da intendere in senso letterale: il lettore è arrivato in fondo a pagina 17 e sta per girare la pagina. Nella tavola successiva un paio di mutandine da donna che cadono in testa al protagonista!
In questa coppia di tavole Adachi dà una dimostrazione della sua abilità nell'imprimere brusche sterzate all’atmosfera dei suoi racconti. L’autore è infatti dotato di una particolare sensibilità che gli permette di trasformare con naturalezza la serietà, il dramma o la tensione in riso e viceversa, risultando sempre imprevedibile e fresco.
Clicca qua per leggere la seconda parte dell'articolo.
NOTE:
(1) Mitsuru Adachi, Rough, n. 1-14, trad. it. Simona Stanzani, Star Comics, Perugia, 1994-1996 [1987-1989]
(2) Mitsuru Adachi, Touch, n. 1-26, trad. it. Monica Malavasi, Star Comics, Perugia, 1999-2001 [1981-1986]
(3) Mitsuru Adachi, Miyuki, n. 1-12, trad. it. Emilio Martini, Star Comics, Perugia, 2005-2006 [1980-1984]
(4) Mitsuru Adachi, H2, n. 1-34, trad. it. Emilio Martini, Star Comics, Perugia, 2001-2004 [1992-1999]
(5) Va detto che in H2 lo sport può essere visto come uno "strumento" di crescita. Vedi Lo zen e l'arte di giocare a baseball.
giovedì 28 gennaio 2010
Nasce Ronin Manga. Un editore giapponese entra direttamente nel mercato italiano?
Sull'ultimo numero del catalogo Mega una pubblicità annuncia la nascita di una nuova casa editrice: Ronin Manga (in questo sito c'è una fotografia).
Secondo il sito Fumetto d'Autore la nuova casa editrice si avvarrà della collaborazione dei Kappa Boys: "Fumetto d'Autore Augura un buon lavoro ricco di nuove soddisfazioni ai Kappa Boys che terminata la collaborazione con GP Publishing, iniziano con Ronin Manga un nuovo capitolo della loro pluriennale storia editoriale dedicata al fumetto giapponese."
Per il momento non ci sono altre notizie sul nuovo editore. Negli ultimi tempi le case editrici giapponesi hanno iniziato ad espandersi all'estero, sia negli Stati Uniti, dove Kodansha ha aperto una filiale, che in Francia, dove Shueisha e Shogakukan pubblicano fumetti attraverso la controllata Kaze-Viz. Dietro a Ronin Manga potrebbe esserci una casa editrice giapponese intenzionata ad entrare nel mercato italiano.
sabato 23 gennaio 2010
Giappone: tirature delle riviste in calo nel 2009
Il sito Anime News Network ha pubblicato le tirature medie delle principali riviste di fumetti giapponesi. Le due principali riviste di manga, Weekly Shonen Jump della Shueisha e Weekly Shonen Magazine della Kodansha, passano rispettivamente da 2,81 a 2,79 milioni di copie e da 1,77 a 1,65. In calo anche Weekly Shonen Sunday della Shogakukan (da 880.000 a 770.000). Invece Coro Coro Comic della Shogakukan cresce e supera le 900.000 copie (da 860.000 a 910.000).
Le quattro riviste escono a cadenza settimanale e i dati riguardano le tirature medie settimanali.
Su Anime News Network ci sono i dati di tutte le altre riviste.
I dati si riferiscono all'arco di tempo che va dall'1 ottobre 2008 al 30 settembre 2009.
giovedì 21 gennaio 2010
Ventuno editori giapponesi si associano per contrastare Amazon Kindle
In febbraio ventuno editori giapponesi fra cui Kodansha e Shueisha fonderanno un'associazione che avrà lo scopo di fronteggiare i cambiamenti e le novità portati dall'editoria digitale.
In seguito all'espansione dell'editoria digitale hanno fatto il loro ingresso nel mercato dei soggetti che si pongono in diretta concorrenza con le case editrici tradizionali. Si tratta dei negozi virtuali di libri digitali, che hanno iniziato ad accordarsi con gli autori in modo diretto escludendo dalla contrattazione gli editori.
La nascita di soggetti che non hanno bisogno di appoggiarsi agli editori tradizionali ridimensiona il ruolo di questi ultimi all'interno del nuovo mercato. Per mezzo dell'associazione le case editrici tradizionali sperano di invertire questa tendenza e accrescere il loro peso all'interno del mercato dei libri digitali.
I fini dell'associazione sono di formulare un modello contrattuale per autori e venditori di e-book, proporsi come mediatore nelle contrattazioni fra autori, produttori di supporti per la lettura dei libri elettronici e aziende che pubblicano libri elettronici e sviluppare una legge che regoli il riutilizzo delle opere digitali.
La necessità di affrontare questi problemi è diventata pressante da quando Amazon, dopo il successo ottenuto negli Stati Uniti, ha deciso di vendere il lettore Amazon Kindle in tutto il Mondo, Sony ha annunciato di stare sviluppando un lettore concorrente e il telefonino iPhone ha attirato una miriade di editori e autori.
Da The Mainichi Daily News
giovedì 10 dicembre 2009
One Piece n. 56 batte il record di tiratura in Giappone
Il cinquantaseiesimo volumetto della serie One Piece di Eiichiro Oda ha stabilito il nuovo record di tiratura in Giappone. La prima edizione del fumetto uscita il 4 dicembre è stata stampata in 2,85 milioni di copie. Il precedente record era detenuto dai numeri 27 e 55 di One Piece di cui erano stati pubblicati 2,63 milioni di esemplari.
Il manga è iniziato nel 1997 sulla rivista Weekly Shonen Jump della casa editrice Shueisha. L'edizione in volumetti ha raggiunto una tiratura complessiva di 176 milioni di copie.
martedì 24 novembre 2009
Un Astro Boy di diamanti, rubini e smeraldi
Nel 2003 il personaggio Astro Boy di Osamu Tezuka è diventato una statuetta di dieci centimetri con incastonati diamanti, rubini e smeraldi. Il valore del pupazzetto è di circa 800.000 dollari.
Nel sito Luxuo c'è un'altra fotografia.
martedì 29 settembre 2009
Moyoko Anno ricomincia a disegnare i manga dopo la lunga pausa per problemi di salute

Moyoko Anno ha annunciato nel suo blog che riprenderà a svolgere a tempo pieno l'attività di autrice di manga interrotta nel marzo 2008 per problemi di salute. Per un anno e mezzo l'apprezzata fumettista giapponese aveva ridotto al minimo i suoi impegni lavorativi, limitandosi a realizzare la serie Ochibisan per il quotidiano Asahi Shimbun e a disegnare una linea di cosmetici.
Da Anime News Network
martedì 15 settembre 2009
Harakiri di Shintaro Kago trasformato in fumetto animato
Un anonimo ha trasformato il manga Harakiri di Shintaro Kago in un fumetto animato.
Inoltre:
lunedì 14 settembre 2009
La casa di Makoto-chan progettata da Kazuo Umezu
Kazuo Umezu ha progettato e fatto costruire a Tokyo la Makoto-chan House ispirata al manga Makoto-chan realizzato da Umezu dal 1976 al 1981.
Nel blog Fukubukuro ci sono altre foto della casa.
Vedi anche:
Tavole del manga The Drifting Classroom.
Gli ukiyo-e di Makoto Chan. Umezu li ha esposti questa estate presso il The Adachi Institute of Woodcut Prints.
Due wallpaper di Umezu.


mercoledì 9 settembre 2009
Il Mein Kampf di Adolf Hitler diventa un manga
La casa editrice giapponese East Press ha pubblicato la versione a fumetti del Mein Kampf di Adolf Hitler ottenendo un inaspettato successo di pubblico. Il volume, inserito nella collana Manga de Dokuha dedicata all'adattamento a fumetti dei classici della letteratura, ha venduto 45.000 copie, molte più di quelle vendute da titoli come I fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevsky, Il capitale di Karl Marx e La Divina Commedia di Dante, che hanno una tiratura media di 35.000 copie.
Kōsuke Maruo della East Press spiega che dietro alla pubblicazione del Mein Kampf non c'è una spinta nazionalista: "E' un libro famoso, ma solo poche persone lo hanno letto. Penso che sia materiale di studio per conoscere Hitler, un uomo sinonimo di 'diavolo', e che tipo di pensiero ha creato una tragedia di quel livello."
Dopo la morte di Adolf Hitler il diritto d'autore sul libro è stato ereditato dal Land della Baviera. Possedere e vendere il libro non è illegale, ma il Land generalmente non concede il permesso di pubblicare il Mein Kampf in Germania e non vede di buon occhio le edizioni straniere.
A proposito del manga pubblicato da East Press, il ministro delle finanze della Baviera ha dichiarato: "Abbiamo problemi a considerare i fumetti come mezzi di comunicazione appropriati per presentare in modo critico argomenti così problematici".
Da Anime News Network
lunedì 7 settembre 2009
Doraemon compie gli anni su Google Japan
Lo scorso 3 settembre Google ha dedicato la home page di www.google.jp a Doraemon di Fujiko F. Fujio (pseudonimo della coppia di autori formata da Hiroshi Fujimoto e Motoo Abiko).
Nel manga Doraemon è nato il 3 settembre 2112. Google ha scelto la data di fantasia per celebrare il quarantennale del fumetto e il trentennale del cartone animato.
I francobolli di Naruto
In ottobre le poste giapponesi dedicheranno a Naruto di Masashi Kishimoto un foglio con dieci francobolli da 80 yen ciascuno (circa 600 lire). Verranno stampati 1,3 milioni di esemplari.