Come funziona il lavoro degli scrittori sulle serie edite da Sergio Bonelli Editore? Quali sono i limiti entro i quali gli autori possono muoversi e quali paletti non possono essere oltrepassati?
Alcuni limiti, come l'intercalare di Dylan Dog che deve essere "Giuda ballerino", sono scontati e ben noti ai lettori.
Ci sono altri paletti molto meno visibili che passano inosservati, a meno che non sia un diretto interessato a parlarne.
Roberto Recchioni ne ha descritto qualcuno nel forum di Comicus. Il limite più curioso è il divieto di parlare dei dentisti voluto da Tiziano Sclavi.
"Non esiste un documento ufficiale (almeno, non esiste per Dylan).
Ci sono delle linee guida generiche che valgono per tutta la casa editrice e alcune che valgono solo per determinate testate. Alcune riguardano il "cosa", altre riguardano il "come".
Su Dylan, per esempio, ci sono poche regole per il "come", ti faccio qualche esempio che mi viene in mente al volo:
- in linea generale le 4 fasce non sono amatissime [NdR: credo che si riferisca alla tavola composta da quattro vignette orizzontali]. Il che significa che su Dylan o Nathan o sulle miniserie, le puoi usare se non ne abusi, su Tex o su Zagor, no.
- non sono amatissime le vignette scontornate (anche qui, qualche volta te le passano ma è un terno al lotto).
- non sono amatissimi i primissimi piani (ma se ne sono visti anche su Tex, quindi su Dylan passano)
Qualche esempio sul "cosa":
- non fare storie che vedono coinvolti bambini e violenza e se le fai, scrivile con molto accortezza.
- ci sono alcuni temi che non si toccano (il cannibalismo, per esempio, ma pure il dentista se è per questo)
- rispettare Dylan. La sua caratterizzazione, il suo mondo, le sue regole codificate di personaggio.
E via dicendo.
Alcune di queste regola hanno una motivazione pratica e comprensibile, altre derivano solo da idiosincrasie degli autori o dell'editore."
martedì 17 novembre 2009
Tiziano Sclavi odia i dentisti
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