Dopo la frecciatina di Andrea G. Ciccarelli contro l'assegnazione di un premio a Tex anche Guglielmo Nigro critica il Premio Micheluzzi del Napoli Comicon:
"Uno sguardo complessivo alle scelte della giuria porta necessariamente a una considerazione ovvia quanto fastidiosa: i premi sono distribuiti in modo equo, quasi geometrico, tra i diversi editori. La distribuzione politically correct porta con sé necessariamente il dubbio già espresso che non vi sia, in questo premio, alcun valore culturale e critico, ma che sia legato alla necessità più o meno consapevole di accontentare tanti, se non tutti."
Tutto l'intervento di Nigro:
Inizio.
Prima parte.
Seconda parte.
Terza parte.
La risposta di Andrea Voglino, membro del comitato di selezione del Premio Micheluzzi:
"L'amico immaginario di Guglielmo Nigro, Harry Neybors, ha puntato il suo occhio critico sui premi Micheluzzi. I capi d'accusa, in buona sostanza, si riassumono in due questioni essenziali: l'assenza di un criterio estetico comune a nomination e premi. E l'utilizzo di una sorta di (inconsapevole?) Cencelli nell'attribuzione delle prebende, politicamente distribuite fra i vari editori in modo da non scontentare i pezzi grossi." [continua nel blog AVSL]
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