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giovedì 30 luglio 2009

Come fu che Riccardo Corbò scoprì un plagio nella posta di Superman

Andrea Voglino ha spolverato un divertente aneddoto risalente ai tempi della morte di Superman:
"L’anno non lo ricordo più, forse il ‘92 o il ‘93.
Mario Ferri mi chiede di buttar giù la pagine della posta del primo numero di “Superman” Play Press.
Ovviamente, essendo il primo numero, non ho lettere cui rispondere.
Prima regola della pagina della posta: se non hai sottomano della posta, inventa." [continua su AVSL]

La cosa buffa è che nei giorni scorsi anche Riccardo Corbò ha raccontato la storia della posta di Superman mettendola in relazione con il recente caso de Le cronache del Mondo Emerso:
"Io a livello nerdistico, mi posso vantare di aver fatto allontanare Andrea Voglino dal Superman della Playpress (stiamo parlando di varie ere geologiche fa), perché copiava le lettere della testata americana, le traduceva, e le spacciava come posta dei lettori italiani.

L'editore secondo me, col senno di poi, sapeva tutto, ma usò la cosa come scusa.

Giusto per i 3-4 rinco come me di quel periodo, tipo i vecchi alla bocciofila, ricordo per l'ennesima volta il "Kennedy is dead, MLK is dead, now Superman is dead too" di un lettore americano, tradotto con il mitico "E' morto Pertini, è morto Tognazzi, ora anche Superman è morto"." [dal forum di Comicus]

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