E' cosa nota che il fumetto Watchmen è scritto da Alan Moore e disegnato da Dave Gibbons.
E' cosa altrettanto nota che Alan Moore ha dei validi motivi per volere che il suo nome non sia collegato ai film tratti dai suoi fumetti.
Negli Stati Uniti i produttori del film si sono adeguati scrivendo nei titoli di testa "Co-created and illustrated by Dave Gibbons".
E in Italia? In Italia il "Co-created and illustrated by Dave Gibbons" è diventato "Scritto e disegnato da Dave Gibbons"!!
Attribuire un'opera alla persona sbagliata - quando non ci sono dubbi su chi è l'autore! - non è una sciocchezza o un banale errore come tanti altri.
Tra l'altro il nome dell'autore del fumetto (o meglio di chi, fra gli autori, vuole che il suo nome sia lì) è l'unica cosa decente in quel cesso di film.
martedì 10 marzo 2009
Dave Gibbons ha scritto Watchmen??
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"cesso di film"
RispondiEliminaSpiega perché non ti è piaciuto
I titoli di testa sono di una banalità allucinante: una serie di immagini sui tempi che cambiano accompagnate dalla canzone "I tempi stanno cambiando"!
RispondiEliminaNon c'è da stupirsi che il resto del film sia un mero ricalco di vignette e dialoghi - senza che Snyder riesca mai ad andare sotto la superficie (oppure, temo, senza accorgersi che c'è qualcos'altro sotto quella superficie) - e si appiattisca sulle scazzottate di una banda di tizi con doti atletiche fuori dal normale.
In più gli unici apporti originali di Snyder, la sostituzione del finto alieno con delle bombe generate con l'energia del Dottor Manhattan e l'enfasi data ai combattimenti, hanno conseguenze catastrofiche sulla pellicola.
Se non sbaglio non viene spiegato cosa scopre il Comico di tanto terribile e segreto da costargli la vita: è una voragine nella sceneggiatura.
Le scazzottate troppo lunghe ed eccessive danno la mazzata finale ai già goffi tentativi di replicare il realismo e l'approfondimento psicologico del fumetto.
Luigi,
RispondiEliminarispetto la tua opinione ma non la condivido.
Fermo restando il fatto che riuscire a replicare su video il multistrato narrativo per cui giustamente il fumetto è famoso era praticamente impossibile, trovo che il film sia onesto.
Onesto nel non essere un blockbuster a tutti i costi come possono essere i vari Spiderman, belli per carità, ma comunque roboanti e per ragazzini. Dubito invece che Watchman possa essere apprezzato dallo stesso pubblico, e ne ho avuto la conferma quando, all'uscita del cinema, ho sentito dei teenagers lamentarsi che non ci avevano capito niente e che si aspettavano invece le gesta dell'"Uomo-Orologio".
La sequenza iniziale io l'ho trovata meravigliosa e di grande effetto, in due minuti fa entrare nel giusto mood poi ripreso in tutto il film, senza contare che è un ottimo espediente narrativo per fare capire quei tanti dettagli che nel fumetto si trovavano la maggior parte delle volte nelle parti testuali. Senza di quelli va da sé che la comprensione della storia sarebbe stata molto più ostica.
Le scazzottate in effetti sono fastidiose, in particolare quella nel carcere, ma stiamo parlando di sequenze di 3-4 minuti al massimo, e su un film di quasi tre ore mi pare pesino in maniera marginale.
La sostituzione dell'alieno ha infastidito anche me, soprattutto perché non se ne vedeva veramente il bisogno, e mi sono interrogato sul perché Snyder l'abbia fatto, senza trovare una risposta plausibile. Resta comunque il fatto che nonostante questo "stupro" la storia non cambia (quello sarebbe stato molto più grave) e in fin dei conti risulta comunque plausibile e convincente.
Mi sembra di ricordare che viene accennato al fatto della scoperta fatta dal Comico: semplicemente aveva capito il piano di Veidt, ma su questo potrei anche ricordarmi male. Ma se così non fosse, ti pare possibile che un team di sceneggiatori così attenti al dettaglio abbiano lasciato un buco di sceneggiatura simile?
Il realismo del fumetto penso sia rispettato (basta solo guardare il look degli abiti perfettamente anni '80, come gli occhiali dei protagonisti in abiti civili, per esempio), mentre l'approfondimento psicologico penso che sia andato a fondo quanto era possibile farlo in un film, oltre credo si sarebbe dovuto ricorrere a vere e proprie voci narranti, e l'idea fa onestamente rabbrividire.
La cosa invece che mi sembra un po' poco riuscita è invece il senso di catastrofe imminente che permea ogni pagina del fumetto: nel film appaiono molti titoli allarmistici di giornali ecc., ma l'effetto raggiunto m'è parso un po' troppo lontano da quello ottenuto su carta.
Queste sono le mie opinioni, sono lieto di confrontarmi civilmente con una persona preparata come te.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaPer quel che riguarda i combattimenti eccessivi c'è un particolare che mi è rimasto impresso.
RispondiEliminaNel film il tentativo di stupro del Comico ai danni di Spettro di Seta è violentissimo e arriva al termine di uno di quei combattimenti da videogioco. Poi Giustizia Mascherata la salva e tutto finisce lì.
Zack Snyder ha tagliato il pezzo più importante. Nel fumetto Giustizia Mascherata, dopo avere salvato Spettro di Seta, la tratta come una sgualdrina.
Nel fumetto è quella la violenza peggiore e probabilmente serve anche a spiegare perché anni dopo la supereroina si è riavvicinata al Comico e nella vecchiaia non gli serba rancore: il Comico avrà avuto un approccio violentissimo e rozzo, ma Spettro di Seta, anche lei parte di una cultura per cui se una donna si veste in un certo modo è lei che se la va a cercare, si è sentita veramente umiliata da Giustizia Mascherata.
La cosa che meno mi è piaciuta è la caratterizzazione del Dottor Manhattan.
Nel film ho avuto l'impressione che sia stato trattato semplicemente come il supertizio che fra tutti ha più potere.
Non c'erano le implicazioni filosofiche presenti nel fumetto: l'angoscia di leggere la realtà fino agli atomi ma di non capire la differenza fra un vivo e un morto.
Nel fumetto la sua fidanzata gli scaglia contro un oggetto che lo attraversa e va a rompersi contro un muro. Quando il Dottor Manhattan lo ricostruisce, al lettore viene spontaneo pensare ai discorsi sull'impossibilità di fare la stessa cosa con un uomo che è morto. E' su quello che si interroga: su cos'è l'anima, se c'è e perché non riesce a percepirla.
E' un pastrocchio anche la sequenza ambientata su Marte. Nel fumetto Moore rende perfettamente l'idea di un essere che ha un concetto di tempo differente da quello degli uomini.
Ho il tremendo sospetto che Snyder abbia scambiato il quarto capitolo di Watchmen per un collage di flashback simili a quelli del film Sin City...
Luigi,
RispondiEliminamolto belle e argute le tue critiche.
Non penso comunque che si potesse fare di meglio, davvero, il lavoro è eccellente e per fortuna, mi ripeto, lontanissimo dal cinema spensierato degli ultimi tempi. Ma rimane comunque un film di supereroi, e non si poteva fare troppo "film d'autore", con dialoghi prolissi e statici, non credi.
Per cui trovo azzardata la tua definizione di "cesso di film".
Un profano che lo vedesse la prima volta non credo la penserebbe così.
Se posso infine ti segnalo questo interessante articolo/critica/guida:
http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/12089/watchmen-7-cose-da-sapere-per-non-addetti-ai-lavo/