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giovedì 12 marzo 2009

Watchmen di Zack Snyder (recensione)

Non mi aspettavo niente di buono dall'adattamento cinematografico di Watchmen diretto da Zack Snyder e purtroppo non sono stato smentito.

Per capire quanto è basso il livello del film basta guardare i titoli di testa: cosa c'è di più banale di una serie di immagini sui tempi che cambiano accompagnata dalla canzone "I tempi stanno cambiando"?
Non c'è da stupirsi che il resto della pellicola sia un mero ricalco di vignette e dialoghi - senza che Snyder riesca mai ad andare sotto la superficie (oppure, temo, senza accorgersi che c'è qualcos'altro sotto quella superficie) - e si appiattisca sulle scazzottate di una banda di tizi con doti atletiche fuori dal normale.
Il fumetto di Alan Moore e Dave Gibbons, pur inserendosi nel genere supereroistico, lascia pochissimo spazio all'azione e contiene interi capitoli in cui i personaggi si limitano a chiacchierare. Magari lo fanno su Marte a bordo di un palazzo volante di vetro, ma sempre di chiacchierata si tratta. Capita raramente che ci sia un pestaggio o una pistolettata, e quando succede sembra quasi che gli autori abbiano pudore a descriverli e tentino di dare a questi fatti il minore risalto possibile.
Come trasformare in film un fumetto del genere?
In teoria non ci sarebbe niente di male a stravolgere il fumetto, trattandolo come un canovaccio per ricavarne un blockbuster. Oddio qualcosa di male ci sarebbe: perché prendersela con Watchmen, poverino?
L'operazione diventa ridicola quando il regista da un lato ripropone per filo e per segno vignette e dialoghi dell'opera originale (arrivando a rammaricarsi per non avere inserito tutto ma proprio tutto) e dall'altro lato trasforma le poche scene d'azione in combattimenti da videogioco.
Il risultato è un mostro a due teste che cercano di strangolarsi a vicenda. Immaginatevi Barry Lyndon e il padre che alla resa dei conti iniziano a picchiarsi come i tizi di Matrix. Watchmen di Zack Snyder è un incubo sconclusionato che non ha capo, coda, anima, preparazione, collante. E' una serie di immagini copiaincollate alla rinfusa senza capire bene le intenzioni di Moore e senza avere idea di dove andare a parare. Zack Snyder naviga a vista peggio del naufrago del fumetto di pirati che si costruisce una zattera con i cadaveri dei suoi compagni morti.

Il punto più basso raggiunto dal film è la caratterizzazione del Dottor Manhattan. Il povero dottore non è altro che il supertizio che fra tutti ha più potere. Saltano le implicazioni filosofiche presenti nel fumetto: l'angoscia di un ex uomo che legge la realtà fino alla struttura degli atomi ma non capisce la differenza fra un vivo e un morto.
Nel fumetto la sua fidanzata gli scaglia contro un oggetto che lo attraversa e va a rompersi contro un muro. Quando il Dottor Manhattan lo ricostruisce, al lettore viene spontaneo pensare ai discorsi sull'impossibilità di fare la stessa cosa con un uomo che è morto.
Nel film lo aggiusta.
Nel fumetto il Dottor Manhattan si chiede cos'è l'anima, se c'è e perché non riesce a percepirla. Nel film il problema del dottore è un campo elettromagnetico che gli impedisce di capire cosa succederà nel prossimo futuro e sventare la minaccia.
La sequenza ambientata su Marte è particolarmente infelice perché l'idea di un essere che ha un concetto di tempo differente da quello degli uomini, resa meravigliosamente nel quarto capitolo dell'opera di Moore e Gibbons, va a farsi benedire e si trasforma in un collage di flashback simili a quelli del film Sin City.

Per quel che riguarda i combattimenti eccessivi c'è un particolare che mi è rimasto impresso.
Nel film il tentativo di stupro del Comico ai danni di Spettro di Seta è violentissimo e arriva al termine di uno di quei combattimenti da videogioco che piacciono tanto a Snyder. Poi Giustizia Mascherata la salva e tutto si risolve per il meglio.
Zack Snyder ha tagliato il pezzo più importante. Nel fumetto Giustizia Mascherata, dopo avere salvato Spettro di Seta, la tratta come una sgualdrina.
Nel fumetto è quella la violenza peggiore subita dalla supereroina e probabilmente serve anche a spiegare perché anni dopo la Spettro di Seta si è riavvicinata al Comico e nella vecchiaia non gli serba rancore: il Comico avrà avuto un approccio violentissimo e rozzo, ma Spettro di Seta, anche lei parte di una cultura per cui se una donna si veste in un certo modo è lei che se la va a cercare, si è sentita veramente umiliata da Giustizia Mascherata.

Cosa c'è di peggio di un'opera che ricopia dal fumetto tutti i quadrettini in modo perfettino e poi manda a monte visione d'insieme e ritmo e dà l'idea di essere raffazzonata?

Indice delle recensioni

13 commenti:

  1. @Luigi

    Come abbiamo già avuto modo di dibattere (http://fumettidicarta.blogspot.com/2009/03/dave-gibbons-ha-scritto-watchmen.html) non sono d'accordo con te, ma complimenti ancora per la critica acuta ed arguta.

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  2. Interessante. Meritava una segnalazione. Infatti sei su www.afnews.info :-)

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  3. Non sono al 100% d'accordo con te, ma la tua analisi è sicuramente degna di nota.
    Anzi mi hai pure fatto ricordare un particolare che mi era del tutto sfuggito, vale a dire la battuta finale finale di Hooded Justice.
    Complimenti.

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  4. Sei anche su Flashfumetto.

    Comunque, l'ho vosto ierisera..
    in realtà, in brevissimo, come film non mi ha interessato e un poco mi ha annoiato.

    Poi, le trattazioni sulle responsabilità del libro sono completamente sparite, e ciò la rende un'altra questione, un'altra storia.

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  6. Acc', quello sopra sono io, Claudio Nader.

    :) Ciao Luigi...

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  7. in generale, la cosa che a me stupisce sempre è come molti tendano ad andare a vedere tutti, ma proprio tutti i film tratti da fumetti, per poi criticarli. Intendo dire: era difficile immaginare che un film tratto da Watchmen fatto da Snyder fosse una cagata? Per me no, e i miei 12 euro non li avranno.

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  8. @catone

    Sbagli, dagli una possibilità.

    P.S. Paghi 12 euro al cinema????

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  9. Grazie per le segnalazioni su AFNews e Flashfumetto!

    Ciao Claudio.

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  10. "in generale, la cosa che a me stupisce sempre è come molti tendano ad andare a vedere tutti, ma proprio tutti i film tratti da fumetti, per poi criticarli. Intendo dire: era difficile immaginare che un film tratto da Watchmen fatto da Snyder fosse una cagata?"

    A dire il vero in internet si leggono un sacco di commenti positivi.
    Onestamente non è che sia un grande estimatore dei film tratti dai fumetti. Dei film usciti nel 2008 ho visto al cinema solo il Cavaliere Oscuro e non ho ancora guardato Iron Man.
    Hulk e Hellboy 2 li ho visti a distanza di molti mesi dall'uscita e il secondo lo ho guardato fino in fondo solo perché ero in compagnia (se ero da solo spegnevo il lettore dvd dopo 30 minuti).

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  11. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  12. Mi consola sapere che non sono stato il solo a vedere come dettaglio "minore" la frase di Giustizia Mascherata...

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